Dieci metri. È la distanza che ha separato, forse a causa di una manovra vietata da parte di un pilota della Ryanair, due aerei andati vicinissimi a quello che sarebbe potuto essere un disastro. Poco dopo le nove di ieri, un Boeing della compagnia irlandese e un Airbus dell'Alitalia si sono “sfiorati” nel piazzale dell'aeroporto di Elmas. I 345 passeggeri a bordo dei velivoli non si sono accorti di nulla. Dopo alcune ore hanno saputo di aver rischiato di vivere sulla loro pelle quella che sarebbe potuta essere una tragedia. Saranno gli enti nazionali per la sicurezza a ricostruire quanto accaduto e stabilire responsabilità e sanzioni.

MANOVRA VIETATA Dai primi accertamenti della Sogaer, società di gestione dello scalo cagliaritano, e dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), sarebbe stato il pilota del Boeing 737-800 della Ryanair (proveniente da Roma Ciampino) a effettuare una manovra vietata in fase di rullaggio passando molto vicino a un Airbus A320 dell'Alitalia fermo nel piazzale e pronto per raggiungere la pista per il decollo, destinazione Roma Fiumicino. Le nove sono passate da poco. L'aereo dell'Alitalia con a bordo 156 passeggeri si sposta dal finger che lo collega all'aerostazione aiutato dal cosiddetto trattore aragosta . Seguendo le indicazioni della torre di controllo si ferma al centro del piazzale. Contemporaneamente, il Boeing della compagnia low cost, che viaggia a pieno carico con 189 persone trasportate, arriva da nord e atterra. Ricevute le indicazioni della piazzola di sosta, il comandate si avvia a velocità moderata verso il piazzale. Alle 9,10 succede qualcosa di strano. I due velivoli si guardano da vicino, il Ryanair tira dritto senza fermarsi. La sua ala passa accanto a quella dell'aereo Alitalia. Dieci metri e il disastro sarebbe stato inevitabile. Nei volti degli addetti ai lavori, preoccupazione e incredulità. A bordo i passeggeri non si accorgono di nulla.

I RILIEVI La segnalazione della “mancata collisione” è immediata. Gli organi istituzionali vengono avvisati in tempo reale. È la Sogaer a fornire la prima versione ufficiale sul disastro sfiorato: il comandante dell'aereo della Ryanair avrebbe effettuato una manovra vietata, non rispettando la segnaletica che gli imponeva di fermarsi per far passare il velivolo in partenza. Oltre al rischio di collisione è stata messa in pericolo la viabilità dei veicoli a terra (autobotti, pullman e trattori). Una leggerezza che potrebbe costare caro al pilota. Pochi minuti dopo, il volo per Roma Fiumicino parte regolarmente. Nello scalo romano il comandante deposita la sua segnalazione di quanto accaduto. Nessun ritardo per il traffico aereo.

INCHIESTA L'Ansv, l'Enac e l'Enav stanno acquisendo tutte le informazioni su quanto accaduto ieri mattina nel piazzale del Mario Mameli. Il passo successivo sarà l'apertura di un'inchiesta per stabilire eventuali responsabilità e sanzioni. «L'Airbus 320», secondo i primi rilievi dell'Ansv, «aveva effettuato la manovra di push-back ed era fermo nel piazzale pronto per accendere i motori quando è transitato, in fase di rullaggio, il Boeing. Si sta verificando se quest'ultimo aereo abbia deviato dalle linee di movimento della segnaletica orizzontale e se ci siano gli estremi di legge per l'apertura di una inchiesta tecnica». Anche l'Enac, fanno sapere dagli uffici di Roma, «sta raccogliendo le informazioni su quello che è successo nell'aeroporto di Elmas e che serviranno per stabilire i passi successivi».

I PRECEDENTI Non è la prima volta che a Elmas si assiste a eventi del genere. A Pasqua del 2009 il comandante di un Boeing 737 della Ryanair, partito da Girona (Barcellona) aveva confuso la pista di rullaggio con quella di atterraggio. Se ci fosse stato un altro aereo o un'autobotte sarebbe stato un disastro. A Elmas è in uso la pista principale, la “32”, aperta da poco. Prima si atterrava su una parallela, diventata poi via di rullaggio. La novità era stata pubblicata sui Notam (informazioni ai piloti) e la pista di rullaggio aveva due croci di Sant'Andrea come divieto di decolli e atterraggi. Segnali e precauzioni che non erano state sufficienti. Il 20 dicembre dell'anno scorso un errore in fase di manovra del pilota di un jet privato in arrivo da Nizza aveva causato un incidente, senza alcuna conseguenza per le persone, colpendo un MD 82 della compagnia Meridiana, fermo nella piazzola di sosta e con nessun passeggero a bordo. Risultato: un'ala danneggiata e altre conseguenze di tipo meccanico.

MATTEO VERCELLI
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