15 novembre 2008 alle 18:28aggiornato il 15 novembre 2008 alle 18:28
Carbonia,mobilitazione per le miniere di carbone del Sulcis
Annunciato un emendamento al disegno di legge che esclude il bacino carbonifero del Sulcs dai progetti cofinanziati dal Governo per sperimentare la cattura e il sequestro dell'anidride carbonica nel sottosuoloPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un emendamento per modificare il disegno di legge 1441 che esclude il bacino carbonifero del Sulcs dai progetti che saranno cofinanziati dal Governo per sperimentare la cattura e il sequestro dell'anidride carbonica nel sottosuolo è stata annunciato dal senatore della Margherita Francesco Sanna. Nella formulazione approvata dalla Camera i progetti finanzbili sono limitati a quelli che prevedono il confinamento del gas serra nei giacimenti di idrocarburi dismessi escludendo il sequestro nei giacimenti profondi di carbone. Un progetto su quest'ultima possibilità viene portato avanti dalla Carbosulcis, la società regionale titolare delle concessioni minerarie carbonifere. E a questo progetto è legata anche la prospettiva di un rilancio delle miniere di carbone del Sulcis. La modifica al Sennato del disegno di legge vede impegnato anche il senatore di Forza Italia Piergiorgio Massidda, mentre il sindaco di Carbonia nonchè presidetne regionmale dell'Anci Tore Cherchi, in un comunicato ha auspicato che il Senato e il Governo corregganio 'il vero e proprio scippo del progetto di sviluppo delle tecnologie di cattura degli inquinanti che determinano l’effetto serra'. Secondo Cherchi 'la lobby Eni-Enel ha colpito ancora, escludendo la Sardegna dalle aree nelle quali sviluppare questi progetti'. L'ex parlamentare Ds rimarca ancora come in Sardegna ci sia 'già una buona base tecnologica (impianti Sotacarbo e Carbosulcis) e che anche l’Autorità per l’Energia ha indicato il Sulcis come luogo giusto per localizzare un impianto di taglia europea'.
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