Come gestire la sofferenza per un amore finito? Alzi la mano chi non c'è passato almeno una volta e non ha trascorso le sue giornate a cercare il modo riconquistare fidanzate e mogli (o fidanzati e mariti) decise a chiudere un rapporto nonostante il parere contrario di chi, suo malgrado, si è ritrovato a diventare un (o una) "ex".

Un'azione eclatante? «Perché no?», deve avere pensato un innamorato triste e deluso che nei giorni scorsi ha deciso di rendere l'intera città testimone della sua sofferenza. Dopo averci pensato e ripensato ha fatto realizzare un gigantesco cartellone, con la grafica da necrologio, da far affiggere in una delle vie più trafficate della città. Non notarlo, per chi passa in via Roma, è impossibile. A caratteri cubitali si legge È morto l'amore. Ne danno il triste annuncio l'inconsolabile innamorato, la purezza della rosa violata nel suo bocciolo dalle malelingue come nel bruco un fiore. Rimarrà nel cuore di molti più di quanto si pensi ". Sarà un fidanzato tradito? O un fidanzato che ha tradito e che dopo essere stato scoperto è stato lasciato in tronco? Il testo è certo sibillino e sicuramente meno telegrafico di Catullo, che con il suo Odi et amo dedicato alla bella Lesbia che lo faceva impazzire d'amore, ha cavalcato i secoli. Ma comunque d'impatto. Altro che lettere d'amore, altro che passare le giornate a pensare alle frasi fatte dette dagli amici che ti consolano, frasi come “morto un papa se ne fa un altro”, “chiusa la porta si apre un portone”, “non ti merita” o “chiodo scaccia chiodo”.

Solo un problema: e se la donna sulcitana oggetto di tanti sospiri e sofferenza non fosse passata in via Roma? L'innamorato deluso ha pensato anche a questo: ed ecco un secondo gigantesco cartellone affisso a un camion vela parcheggiato davanti alla casa dell'oggetto del suo desiderio. Avrà funzionato? Speriamo di sì, alle brutte avrà la consolazione di aver lanciato una moda da riprendere per San Valentino.

(Stefania Piredda)
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