Capoterra:una strage annunciata
Ieri è continuato a piovere nelle aree del cagliaritano interessate mercoledì dal violento nubifragio che ha fatto tre vittime. Si affievoliscono le speranze di ritrovare in vita i due dispersi. Ieri cessato allarme per il responsabile del maneggio di Poggio dei Pini. Il Capo della protezione civile, Guido Bertolaso, ha incontrato i sindaci delle aree colpite per le quali sarà dichiarato lo stato di calamità naturale. I danni sono gravissimi.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ieri a visitare le zone devastate dall'acqua è arrivato anche il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. "Una valanga d'acqua si è abbattuta su territorio sicuramente vulnerabile per tutto quello che si è costruito negli anni passati, e di cui oggi madre Natura ci chiede il conto", ha detto dopo il sorvolo in elicottero dell'area e il confronto con gli esperti. "Quanto è accaduto ci deve insegnare che il territorio deve essere rispettato, pensando soprattutto alla sicurezza dei cittadini", ha invece detto il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Renato Soru, al termine dell'incontro, a Capoterra, con Bertolaso, il sindaco del Comune di Capoterra, Giorgio Marongiu, i sindaci dei Comuni colpiti, i responsabili dei soccorsi e i volontari impegnati nelle operazioni di soccorso dopo il nubifragio nel cagliaritano.
DISPERSI La priorità degli interventi, ha chiarito Bertolaso, è ritrovare i dispersi. I dispersi sono il dirigente dell'Asl Antonello Porcu, genero di una delle due donne morte, Licia Zucca, e Anna Rita Lepori, di 51 anni, insegnante dell'istituto alberghiero di Pula. E' stato ritrovato vivo, invece, il terzo disperso Roberto Lai, responsabile del maneggio della club house di Poggio dei Pini. L'uomo era stato visto l'ultima volta sul tetto del maneggio, dove era salito mentre cercava di mettere in salvo i cavalli e poi non era stato più rintracciato. Stamane la figlia ha informato i Carabinieri della Stazione di Capoterra, annunciando che il padre era tornato a casa dopo aver messo in sicurezza i cavalli e gli altri animali affidati alle sue cure.
LE PRIORITA' "Adesso, prima di tutto il resto, si tratta di ripristinare le condizioni di vivibilità - ha detto Bertolaso - ritrovare i dispersi e restituire a tutti quelli che hanno perso le abitazioni quello che potranno recuperare. Le frazioni particolarmente colpite sono Rio San Girolamo e Frutti d'oro. Il lavoro si prospetta lungo e difficile e per questo abbiamo deciso di adottare le procedure standard della Protezione civile nazionale, con l'istituzione di un centro operativo misto che gestirà tutte le attività e che sarà istituito nella sede del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale regionale a pochi metri dal municipio di Capoterra. Sarà diretto dal prefetto di Cagliari, in modo da consentire il miglior coordinamento di tutte le forze disponibili". Bertolaso ha indicato come prioritari anche i lavori per il ripristino della viabilità e dei servizi, invitando i sindaci dei comuni colpiti dal nubifragio ad effettuare prima possibile il censimento dei danni sulla base dei quali saranno poi fissati gli impegni del Governo nazionale e della Regione.
LE CASE. Non sono stati ancora quantificati i danni alle abitazioni. Gli sfollati, di cui una parte è stata trasferita nella scuola di via Amendola, a Capoterra, abitavano nelle zone di rio San Girolamo, Frutti D'Oro 2 e nella parte bassa di Poggio dei Pini.
POGGIO DEI PINI Nel pomeriggio sono state ripristinate le forniture di energia elettrica a Poggio dei Pini, dove abiano circa 600 famiglie, rimasto senza corrente a causa del nubifragio. Lo ha comunicato l'Enel spiegando che con l'apertura di una strada di accesso è stato possibile, già dal primo pomeriggio di oggi, ripristinare il servizio tramite l'utilizzo di 3 gruppi elettrogeni. I tecnici dell'Enel sono ora impegnati nelle operazioni di riparazione della normale rete elettrica che, a seguito dell'alluvione e del crollo del ponto su cui passavano le linee elettriche, ha subito gravi danni.
LE STRADE. Sono state già aperte alcune strade di collegamento tra Capoterra e le stazioni limitrofe. In particolare dalle 15 è stata parzialmente ripristinata la circolazione sul tratto della Statale 195, all'altezza del km 10, che era stato chiuso al traffico ieri pomeriggio per il cedimento del manto stradale a causa dell'esondazione del rio Santa Lucia. Al momento sono ancora in corso interventi del personale dell'Anas per ripristinare completamente l'agibilità della strada. Per questo motivo in entrambe le direzioni è stata disposta la circolazione a senso unico alternato regolato da semafori. Per motivi di sicurezza inoltre la circolazione è interdetta ai mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate. Entro la serata dovrebbe essere riaperta anche la strada di collegamento con la sede dell'hydrocontrol tra Poggio dei Pini e Capoterra, mentre è stata già riaperta la strada di Is Piscinas verso l'inceneritore del Casic. La Provinciale 91 interrotta ieri per un crollo dovrebbe essere invece ripristinata entro fine mattinata di domani dai tecnici della Provincia di Cagliari che si stanno occupando della posa dei tubi e della nuova bitumazione. Il traffico proveniente da Pula è stato inoltre deviato per Teulada ed è stata riaperto il collegamento per via Matteotti dalle 10,30.
GLI AIUTI. La Giunta sta preparando un disegno di legge per recuperare al più presto le risorse disponibili per i primi interventi necessari a far fronte ai danni dell'alluvione che ieri ha causato quattro morti nell'hinterland di Cagliari. Lo ha riferito in Consiglio regionale l'assessore regionale all'Urbanistica, Gian Valerio Sanna, nel corso delle comunicazioni della Giunta sulla questione. Dopo il rispetto di un minuto di silenzio in segno di lutto da parte dell'Aula, Sanna ha espresso a nome della Giunta il cordoglio per le vittime del nubifragio e ha spiegato che l'esecutivo è riunito per approntare i primi provvedimenti per far fronte al disastro attraverso la dichiarazione dello stato di calamità. Per l'assessore, "la verifica dei danni in corso non è un lavoro semplice, perché la zona colpita è un'area vasta". Sanna ha chiesto l'aiuto del Consiglio per velocizzare la procedura di approvazione del disegno di legge in preparazione. Sulle critiche al presunto ritardo dei soccorsi, l'assessore ha evidenziato che "non è il momento di fare polemiche" e che comunque alla Giunta risulta che "a meno di un'ora dalle prime precipitazioni la colonna mobile della protezione civile si stava già spostando verso i luoghi del disastro".