Nei centri antiviolenza li chiamano indicatori di rischio.

Sono i campanelli d'allarme, quei comportamenti che dovrebbero metterti sul chi va là. E che, invece, troppe volte le donne non vedono o non vogliono vedere.

L'eccesso di controllo, è il primo. "Cose come le telefonate continue per chiedere: dove sei e con chi; o i divieti di indossare certi abiti", spiega Silvana Migoni, presidente di Donne al Traguardo, associazione con un centro d'ascolto a Cagliari e una casa protetta. Il secondo è la pretesa di un'esclusiva sulla vita di lei. "E allora vuole leggere i messaggi sul tuo telefonino, ti isola dagli amici e dalla famiglia".

Le donne maltrattate lo scambiano per amore. E quando arrivano le minacce e le botte è già troppo tardi.
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