Un grido contro la violenza: Cagliari unisce donne e comunità
Il percorso parte il 25 novembre e si prolunga fino a marzo, con una finestra aperta per nuove adesioni a inizio 2025La violenza contro le donne non è solo una tragedia privata, ma una ferita collettiva che interroga la nostra società. A Cagliari, la lotta contro questa piaga si trasforma in un atto di consapevolezza, educazione e cultura, grazie a un calendario di iniziative che collega idealmente il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e l’8 marzo, Giornata internazionale della donna.
Sotto il titolo “Feminas. Cagliari contro la violenza. Corpi e parole”, l’amministrazione comunale ha costruito un programma ricco e innovativo, frutto del lavoro sinergico tra l’assessorato alla pubblica istruzione e la commissione Pari opportunità. «Quest’anno abbiamo coinvolto tantissime associazioni, unite per realizzare eventi che spaziano da mostre fotografiche a convegni, laboratori, spettacoli e incontri sportivi», spiega l’assessora Giulia Andreozzi. Il percorso parte il 25 novembre e si prolunga fino a marzo, con una finestra aperta per nuove adesioni a inizio 2025. Un elemento di rilievo è la distribuzione di libri nelle scuole cittadine, un gesto simbolico per seminare i valori della parità fin dalla più tenera età.
Ma non si tratta solo di un ricco calendario. «Abbiamo l’obiettivo di politiche integrate»,
sottolinea Anna Puddu, assessora al benessere delle cittadine e dei cittadini. «Non possiamo combattere i femminicidi da soli. La violenza è una questione di società, e il patriarcato, con le sue radici profonde, deve essere realmente messo in discussione perché esiste e resiste. Ciò che vogliamo è agire, non servono slogan e pubblicità». Tra le novità, l’adesione alla rete regionale dei centri antiviolenza, che porterà all’implementazione di servizi sul territorio.