L'ospedale Binaghi diventa ufficialmente il secondo Covid center cagliaritano. Nell'ultima seduta la Giunta Solinas ha approvato la delibera che prevede l'attivazione di 120 posti letto, 20 dei quali in terapia intensiva.

Il Binaghi già ospita il Centro regionale Trapianti, il Centro Sclerosi multipla, un reparto di genetica medica e uno di Pneumologia territoriale, e la destinazione di un reparto della vecchia ala alla cura dei pazienti Covid avviene tra le polemiche di associazioni, sindacati e politica.

L'associazione italiana Malati di Sclerosi Multipla chiede che il centro non venga chiuso, il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale ricorda che il Binaghi "è una struttura dove non si riscontrano focolai di contagio, che offre assistenza a centinaia di pazienti per le loro terapie ordinarie".

Il Pd non nasconde le sue perplessità: "Aggiungere posti letto Covid in questo presidio non equivale, di fatto, a sottrarre servizi al resto dei malati sardi? E' davvero la soluzione più giusta? L'assessore alla Sanità è certo che non possano esserci altre soluzioni, strutture differenti con minore impatto sull'offerta sanitaria già tremendamente costretta e ridotta?", chiede il consigliere regionale Rossella Pinna.

I SINDACATI - Uil Fpl invece, per voce della segretaria regionale Flavia Murru, spiega che trasformare il Binaghi in centro Covid determina "criticità per tutte quelle attività ambulatoriali che oggi funzionano bene e seguono tantissimi pazienti, come il centro sclerosi ma anche lo screening e la prevenzione nell'ambito del percorso donna".

Anche il segretario della Fp Cgil, che pure già aveva sollecitato in primavera di destinare il Binaghi ad ospitare pazienti Covid, chiede lumi alla Regione: "E' un'operazione coerente con la vocazione pneumologica del presidio, ma chiediamo come si vuole procedere. Registriamo già con preoccupazione quanto accade al Ss Trinità, dove reparti come Urologia sono stati sacrificati con grave disagio per i pazienti e senza offrire alternative, non vorremmo che accada anche al Binaghi. Come sarà garantito, oltre alle necessarie cure per i pazienti Covid, il diritto alla salute pubblica? L'emergenza viene affrontata con grave ritardo, si sono persi mesi preziosi in cui si sarebbero potuti attrezzare reparti e strutture".

(Unioneonline/L)
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