L’evoluzione delle conoscenze associata alla chiusura di molti ospedali territoriali, con conseguente perdita di competenze, sta generando un fenomeno di centralizzazione delle lesioni scheletriche dei bambini verso Ospedali dedicati. La Sardegna, contrariamente ad altre regioni italiane, non è dotata di un vero e proprio “Children Hospital”, ovvero una struttura interamente dedicata alla presa in carico e cura del bambino.

L’Arnas Brotzu di Cagliari, che in questo momento concentra molte professionalità in ambito pediatrico, è divenuta anche un riferimento per la traumatologia del bambino. Nel 2023 sono stati sottoposti a interventi chirurgici per fratture un centinaio di bambini, mentre qualche migliaio sottoposto a trattamento conservativo. Proprio per condividere le conoscenze sulla traumatologia pediatrica il direttore della Struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia del Brotzu, Giuseppe Dessì, con il supporto scientifico di Valeria Setzu e di Emanuele Cabras, ha organizzato due eventi formativi dedicati allo sviluppo ed alla condivisione delle conoscenze sulla traumatologia pediatrica.

Domani dalle 10.30, nella sede della Croce rossa italiana di Cagliari in via Merello, un primo evento dal titolo “Trattamenti conservativi e Ortesi in traumatologia pediatrica” rivolto a specialisti e pediatri di base, nonché ad altri specialisti e operatori sanitari. «Ci si soffermerà», si legge in un comunicato stampa, «sulla presa in carico del paziente in età evolutiva focalizzato sulla gestione delle fratture non chirurgiche, che rappresentano la maggior parte della casistica traumatologica nel bambino per le caratteristiche particolari dell’osso in evoluzione e che tutti i traumatologici dovrebbero essere in grado di gestire anche in periferia».

Sabato, nell’aula “Atza” del Brotzu, dalle 8.30, corso rivolto a ortopedici, fisiatri, anestesisti, pediatri, radiologici e operatori sanitari d’area, dedicato invece al trattamento chirurgico delle lesioni scheletriche intitolato “Aggiornamenti di ortopedia e traumatologia pediatrica”. «Ci si soffermerà», si spiega nella nota, «su inquadramento, diagnosi, gestione e trattamento delle lesioni scheletriche dei vari segmenti corporei sia traumatiche che patologiche non trascurando la problematica dei traumi non accidentali (abusi) e dei criteri di centralizzazione delle lesioni per il trattamento. Ci sarà anche un focus sulle emergenze e sulle maxiemergenze, con particolare riguardo alla fascia di popolazione pediatrica per accrescere la consapevolezza del rischio, la conoscenza dell’organizzazione operativa e cultura gestionale degli eventi catastrofici».

Parteciperanno all’evento in qualità di relatori specialisti ortopedici pediatrici provenienti dalla penisola, come Maurizio De Pellegrin (Milano, già responsabile ortopedia Pediatrica del San Raffaele), Silvio Boero (già responsabile dell’ortopedia pediatrica del Gaslini di Genova),  Alessandro Aprato (direttore dell’Ortopedia pediatrica di Torino), Nunzio Catena (direttore Microchirurgia pediatrica del Gaslini di Genova) e Maria Silvia Spinelli (ricercatrice Istituto superiore di sanità e ortopedia oncologica del Gaetano Pini di Milano), oltre a tutti gli specialisti della Sardegna.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata