Anche Cagliari e Nuoro coinvolte in un’operazione dei carabinieri del Ros contro il traffico internazionale di droga.

Dall’alba di questa mattina, i militari del reparto speciale dell’Arma, con il supporto dei Comandi provinciali di Torino, Ancona, Cagliari, Nuoro, Savona e Ragusa, stanndo dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di nove indagati.

Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di droga con l'aggravante della transnazionalità.

Fiumi di droga che finivano sul mercato nazionale, dell’organizzazione facevano parte due sardi. Sono finiti in carcere Paolo Gaviano, 50enne di Cagliari, e Luca Bassu, 43 anni di Orgosolo. I due, secondo quanto accertato dai carabinieri, avrebbero importato la droga che poi veniva smerciata anche nell’Isola.

Le misure cautelari sono state emesse dal tribunale di Torino su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Le indagini sono state avviate nell’estate 2017, per la ricerca del latitante Giuseppe Junior Nerbo, 34enne che si era rifugiato in Spagna per evitare l’arresto dopo aver ucciso Piatti Patrizio a Monteu Roero, paesino del Cuneese.

Con la collaborazione della Guardia Civil spagnola i militari sono riusciti ad arrestare il latitante nel giugno 2017 a Barcellona, e da allora hanno documentato l’esistenza di un sodalizio attivo tra Spagna e Italia e dedito al traffico internazionale di cocaina, hashish, marijuana e anfetamine.

A dirigere il sodalizio criminale, proprio Nerbo, direttamente dal carcere. L’uomo, estradato in Italia, grazie ai colloqui in carcere e a telefoni illegalmente introdotti nell’istituto penitenziario, impartiva direttive ai suoi sottoposti incaricati di gestire il narcotraffico. E questi lo tenevano costantemente informato, anche tramite manoscritti criptici inviati via posta in carcere.

La droga veniva inviata anche tramite società di spedizioni, ignare del contenuto dei colli al cui interno erano occultati degli apparati gps per tracciare lo spostamento della droga.

Sono 179 i chili sequestrati tra cocaina, hashish e anfetamine, gli investigatori hanno individuato diramazioni dell’organizzazione in Spagna, Piemonte, Sardegna e Sicilia.

E’ stato anche eseguito un sequestro preventivo di 700mila euro.

(Unioneonline/L)

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