Ci sono le donne che tendono all'isteria per una borsetta sbagliata, una gonna troppo larga o un gioiello mignon. Gli uomini no, mantengono la calma e sono disposti a lunghe sedute davanti ai camerini per vedere le proprie compagne felici (o per mettere a tacere lamentele e proteste). Almeno così dicono gli addetti ai lavori. Entrambi comunque davanti a un regalo sbagliato non si fanno pregare e sono ben lieti di sceglierne un altro.

Ci sono poi i meno romantici che passano all'incasso nel giro di 48 ore. Sono i seriali delle feste: dopo aver scartato i regali di Natale, selezionano quelli graditi e quelli no e, scontrino alla mano, il 27 dicembre si presentano alla cassa e chiedono di intascare il valore del dono in contanti. Non sempre è possibile. Alla Rinascente non ci sono problemi: entro trenta giorni dalla data di acquisto si possono sostituire i prodotti o avere un rimborso cash. Niente da fare invece in altri negozi del centro.

ALTO RISCHIO - E poi, c'è regalo e regalo. Alcune categorie espongono più di altre al rischio di fare cilecca. Nell'abbigliamento è frequente sbagliare la taglia. Nei libri capita spesso di acquistare un best seller che sotto l'albero potrebbe avere un suo gemello. Il rischio doppione è anche degli amanti della musica che scelgono di augurare buon Natale con un disco. E poi, delicatissima la scelta di una fragranza in forma di profumo, bagnoschiuma o crema per il corpo, prodotti che molto spesso tornano negli scaffali prima dell'arrivo del nuovo anno. Mentre per chi vuole un regalo senza sorprese l'ideale sembra il telefonino.

TUTTI PIÙ BUONI - Per gli eterni indecisi o per coloro che non hanno troppa dimestichezza con i gusti di chi riceverà il regalo arrivano in soccorso le gift card, una versione moderna della busta bianca con le banconote della zia.

La prova sul campo dice che le donne sono le vere protagoniste del reso post natalizio.
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