"Un disastro". Questo il commento dei pescatori del consorzio di Santa Gilla: stamattina hanno effettuato un sopralluogo nello stagno cagliaritano, dopo l'alluvione di mercoledì 10 ottobre, verificando le condizioni delle arselle e degli altri prodotti ittici.

"La situazione è drammatica. Rischiamo di non poter lavorare ancora per molto tempo perché arselle e mitili sono stati distrutti dall'alluvione, con i canali che hanno riversato nello stagno fango e detriti", spiega Davide Orrù portavoce dei pescatori.

I prodotti ittici (foto Matteo Vercelli)
I prodotti ittici (foto Matteo Vercelli)
I prodotti ittici (foto Matteo Vercelli)

Per il consorzio (con 250 lavoratori) un momento difficile. Da due settimane non si può pescare per il divieto imposto dalla Assl come già avvenuto anche a maggio.

I pescatori hanno già effettuato alcune manifestazioni davanti alla sede dell'assessorato all'Agricoltura e davanti al Consiglio regionale. La speranza ora è una leggina che dovrebbe essere approvata dall'Aula di via Roma.

La Assl intanto ha fatto i prelievi dell'acqua e in questi giorni dovrà comunicare i risultati. "Ma nella laguna la situazione è disastrosa. Chissà quando potremo iniziare nuovamente a lavorare", spiegano i pescatori.

Matteo Vercelli
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