«Sicurezza in viale la Plaia, un miracolo che aspettiamo da anni»: l’appello dopo il nuovo incidente all’uscita da Cagliari
Matteo Casula, proprietario del Dlf: «Presentata una petizione anni fa per un dissuasore, mai ricevute risposte»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'ultimo incidente è avvenuto lunedì mattina alle 9: una Fiat Panda ha perso il controllo alla curva tra viale la Plaia e via Riva di Ponente, ha sbandato e si è schiantata contro il muro che divide la strada dal centro sportivo, distruggendolo. Un episodio che rilancia la questione sicurezza nella zona, visto che più volte negli anni si sono verificati incidenti anche mortali. «Ribadiamo la richiesta di installare un qualunque strumento che permetta di rallentare le auto», l'appello di Matteo Casula, proprietario della Ssd Dlf Cagliari ossia la società che gestisce il centro sportivo. «Dopo l'ennesimo incidente, in una strada per cui noi avevamo chiesto più volte un intervento, non sappiamo più cosa bisogna aspettare per ottenere questo "miracolo" di migliorare la sicurezza in viale La Plaia».
Il Dlf Cagliari ha aperto gli impianti sportivi a novembre 2020, subito dopo aveva chiesto al Comune - tramite una petizione firmata dai soci - di inserire un dissuasore o un altro strumento che possa ridurre il rischio di incidenti. «Mai arrivate risposte in tutti questi anni, nemmeno negative», l'amarezza di Casula. «La strada viene presa per una pista di Formula1, l'illuminazione è inesistente e non c'è nemmeno una telecamera. Basti pensare che tempo fa era scoppiata una bomba carta e non si è mai saputo il responsabile». Alla petizione erano seguiti diversi solleciti, anch'essi senza risposta.
Tra i tanti incidenti in viale la Plaia, uno dei più gravi recenti è quello del 25 agosto 2021: un pescatore di 50 anni, Pierpaolo Muscas, era stato investito da un'auto ed era morto. Poco più di un anno fa un'auto era finita contro un palo della luce, con cinque feriti. «Ci era stato detto dalla precedente amministrazione comunale, dopo averci negato la possibilità di realizzare un altro ingresso oltre a quello alla curva, che per migliorare la sicurezza avrebbero provveduto con un intervento in occasione dell'apertura del Campus universitario: non è successo», conclude Casula.