Sbloccati i pagamenti al Brotzu, Schirru: «Riconosciuto il valore di chi lavora nella sanità pubblica»
Il consigliere regionale di Alleanza Sardegna: «Ora sarà fondamentale verificare con attenzione le modalità di erogazione»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Accolgo con soddisfazione la notizia che il fondo di perequazione retributiva sarà finalmente erogato al personale dell’Arnas Brotzu e delle altre Aziende interessate». È quanto afferma Stefano Schirru, consigliere regionale di Alleanza Sardegna, in merito alla notizia del via libera per i pagamenti arretrati dei dipendenti sugli anni 2023 e 2024. «Dopo anni di attesa e di incertezza legati alla natura innovativa dello strumento, l’avvio dei pagamenti rappresenta un ultimo passaggio importante, che riconosce concretamente il valore del lavoro svolto da chi opera quotidianamente nella sanità pubblica».
«Il fondo», ricorda Schirru, «è stato istituito con la Legge regionale n. 1/2023, art. 5, comma 14, grazie al lavoro della precedente maggioranza regionale, che ha voluto introdurre una misura strutturale di perequazione economica a favore del personale fortemente penalizzato da differenze retributive nelle differenti realtà sanitarie. Ora che il quadro applicativo è stato finalmente definito, sarà fondamentale verificare con attenzione le modalità di erogazione, affinché tutti gli operatori possano beneficiare delle risorse in modo equo, secondo quanto previsto dallo spirito della norma».
Schirru desidera «riconoscere il fondamentale lavoro della precedente direzione dell’Arnas Brotzu, che si è fatta attiva portavoce delle esigenze del personale in tutte le sedi istituzionali, contribuendo in modo determinante a tenere alta l’attenzione su un tema tanto sentito quanto giustificato».
«L’auspicio è che questo rappresenti l’inizio di una fase di piena attuazione del fondo, con regolarità e trasparenza, come merita il personale sanitario», conclude Schirru. «Da parte mia, continuerò a vigilare affinché l’applicazione della misura rispetti i criteri di equità, correttezza e piena accessibilità per tutti i lavoratori coinvolti».
(Unioneonline)