Centinaia in fila nel giorno della scadenza per la rottamazione ter e la pace fiscale, provvedimenti inseriti nella Legge di Bilancio del governo per consentire ai cittadini in difficoltà, alle imprese e ai professionisti con debiti sul groppone di sistemare le vecchie pendenze e ripartire con serenità.

Stamattina alle 9 negli uffici dell’Agenzia Entrate e Riscossioni, la ex Equitalia, di via Asproni a Cagliari la coda agli sportelli era impressionante e i primi sono accorsi all’alba pur di chiudere le pendenze con il Fisco.

Ci sono giovani, anziani, professionisti e piccoli imprenditori che, nonostante la straordinaria affluenza, intendono definire una volta per tutte una situazione debitoria che tra interessi di mora, sanzioni e altri balzelli fa, in qualche caso, raddoppiare le sanzioni originarie.

C’è Gianni, giovane imprenditore, che ha saputo della rottamazione attraverso le notizie stampa ed i servizi televisivi.

Una signora sulla sessantina, Antonella, deve capire la sua situazione debitoria e protocollare la domanda per la pace fiscale visto il suo ISEE particolarmente modesto.

Il problema è che, in ogni occasione, si attendono gli ultimi giorni per recarsi presso gli uffici del Ministero delle Finanze e questo crea assembramenti e disagi per tutti.

Molti utenti, così come i professionisti del settore, sperano in una proroga che potrebbe arrivare con un emendamento da presentare nel prossimo “Decreto Crescita” in fase di approvazione alla Camera.

Uno slittamento di uno o due mesi consentirebbe a molti contribuenti, che hanno rinunciato per via del grande affollamento, di ripresentarsi nelle sedi della ex Equitalia per chiudere le partite ancora pendenti con l’Erario.

La proroga consentirebbe, tra l’altro, un duplice risultato: maggiore gettito per le casse dello Stato a costo zero e una più ampia fascia di cittadini che regolarizzerebbe la sua posizione.

La corsa psicologica all’ultimo giorno di scadenza potrebbe essere scongiurata con un’idea nuova proposta da un commercialista cagliaritano, anche lui in attesa per conto dei suoi clienti.

La scadenza finale potrebbe essere suddivisa, nell’ultima settimana, in 5 giorni fissando per ognuno di questi un raggruppamento alfabetico: per esempio il lunedì da A a E, il martedì da F a L, il mercoledì da M a Q, il giovedì da R a T ed il venerdì da U a Z.

L.P.
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