Maltrattamenti e vessazioni che andavano avanti da mesi. La vittima, ieri a Cagliari, al culmine dell'ennesimo pestaggio ha trovato il coraggio di chiamare il 113.

Immediato l'intervento degli Agenti della Squadra Volante, che hanno trovato l'uomo con ancora in mano un pezzo di legno ricavato da una delle porte dell'appartamento. Uno stipite, con cui fino a poco prima stava picchiando la compagna.

Alla vista dei poliziotti, il 50enne di Roma ben noto alle Forze di Polizia e già sottoposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti dallo scorso aprile 2020, visibilmente ubriaco, si è scagliato contro di loro cercando di colpirli con calci e pugni. Ma sono riusciti a bloccarlo.

Gli inquirenti hanno accertato che la donna nell'ultimo anno è stata vittima di una lunga escalation di violenze fisiche e psicologiche, vivendo costantemente nel terrore di ripercussioni da parte del 50enne se mai avesse sporto denuncia alle Forze dell'Ordine.

L'aguzzino è stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia e resistenza a Pubblico Ufficiale, portato in carcere a Uta a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Nello stesso ambito, ieri gli Agenti del Commissariato di Quartu Sant'Elena hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale dell'obbligo di presentazione nei confronti di un giovane 19enne, che nei mesi scorsi si è reso colpevole di gravi episodi di maltrattamenti verso la madre, sottoponendola continuamente ad abituali vessazioni.

(Unioneonline/D)
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