Questione di mesi. Sarebbero queste le tempistiche per concludere l’iter per il nuovo stadio del Cagliari, almeno stando alla speranza del ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha parlato della situazione degli impianti calcistici in Italia a margine della cerimonia di consegna dei premi Scopigno e Pulici. 

Un tema, anche in virtù degli Europei del 2032, che potrebbe presto conoscere importanti novità: «Il commissario per gli stadi», spiega Abodi, «è una possibilità e ne stiamo parlando a livello di Governo, queste cose si discutono e si decidono insieme». Un’opzione valida per gestire le criticità, ma non l’unica: «Non credo che una singola misura possa aiutare a colmare queste lacune», dice. «Ci sono tante altre forme, a partire da una collaborazione pubblico-privato che la legge consente, prevede e facilita anche. C'è la possibilità di acquisto, nel caso in cui i comuni decidano di vendere, come successo a Bergamo. C'è la possibilità di un fondo immobiliare dedicato agli stadi sul quale stiamo ragionando. Non lasceremo nulla di intentato».

Poi il ministro ha citato proprio il caso del capoluogo sardo, in testa a un altro gruppetto di città che potrebbero presto contare su un nuovo stadio: «Mi auguro che sia una questione di mesi affinché si chiuda l'iter», spiega a proposito di Cagliari, poi aggiunge: «Penso a Bologna dove c'è piena concordia, al completamento dello stadio di Bergamo, poi a Parma, Genova, Palermo, Verona, e a stadi di altre categorie che stanno sviluppando dei progetti che determinino soluzioni. Noi in tutto questo vogliamo solo facilitare».

(Unioneonline/L.Ne.)

© Riproduzione riservata