«I problemi sulla realizzazione del nuovo stadio, Comune e Regione se li sono creati da soli. Dall’accordo di programma devono essere eliminate le parti che non riguardano l’impianto del Cagliari: lo chiederemo, speriamo che dimostrino serietà». 

I tifosi del Cagliari lo sanno bene, tanti ( soprattutto supporter dell’ultim’ora, che non hanno trovato biglietti per la finale) l’hanno scoperto in questi giorni: l’Unipol Domus non basta. A spiegare quali sono le difficoltà legate allo stadio Gigi Riva del futuro è il consigliere regionale del Progressisti, Francesco Agus. 

 L'esponente dell'opposizione ripercorre le vicende sul nuovo impianto: «Nel 2019 esisteva un iter avanzatissimo, condiviso da tutte le istituzioni e dalla società per la realizzazione di un impianto da 21mila posti e sostenibile sotto il profilo urbanistico e finanziario»,  ricorda. E sottolinea: «Se si fosse data continuità a quel progetto oggi lo stadio sarebbe in piedi, invece si è deciso di stravolgere tutto dopo le elezioni».

Invece «sono passati gli anni e la Regione ha stanziato le risorse promesse soltanto nel 2023, a febbraio, con l'ultima finanziaria, ma lo ha fatto», e questo è l’inghippo, «in maniera irrituale: invece di concentrare lo stanziamento solo per quell'opera ha pensato bene di vincolare il Comune di Cagliari alla sottoscrizione di un accordo di programma complessivo in cui c'è di tutto».

L'accordo votato dal Consiglio regionale e passato a voto segreto con soli due voti di scarto, prevede che insieme allo stadio venga realizzata una serie di interventi come il nuovo ospedale cittadino, il nuovo polo di uffici regionali presso l'ex caserma Trieste-Stallaggio, il completamento del campus universitario di viale la Playa, oltre al potenziamento delle strutture universitarie lungo l'asse di via Trentino. «Opere», insiste Agus, «sulle quali lo stesso Comune di Cagliari è in palese disaccordo, come il nuovo ospedale cittadino, su cui abbiamo scoperto una delibera della Regione datata 1 giugno che non è ancora consultabile». 

(Unioneonline/E.Fr.)

© Riproduzione riservata