Anche se la Sardegna in questi giorni è in balia di forti venti freddi, la stagione estiva è comunque alle porte.

E lo sanno bene i titolari degli stabilimenti di Cagliari che anche quest’anno dovranno fare i conti con la mancanza di bagnini e stagionali. La preoccupazione che le torrette fronte mare rimangano vuote c’è e le ricerche sono già in corso da tempo. Se però nel resto d’Italia l’allarme è massimo, nell’Isola la situazione sembra essere più distesa. «Negli ultimi 30 anni non abbiamo mai avuto difficoltà nella selezione del personale. Il 2022 però è stato davvero difficile», confessa Gilberto Picasso, dello stabilimento D’Aquila

Quest’anno però ci sarebbe un «incoraggiante miglioramento», dato dai curricula – seppur pochi – che sono stati inviati alle strutture già da tempo. «Stiamo ricevendo qualche candidatura, qualcosa si sta smuovendo. L’anno scorso – continua Picasso – una situazione simile era un miraggio. I 2 o 3 nomi ricevuti non ci fanno cantare vittoria ma è un segnale positivo. Il 18 marzo apriamo la stagione e da aprile inizieremo a selezionare il personale per non trovarci scoperti nel periodo estivo ma comunque rimaniamo positivi».

E il problema alla base della mancanza di bagnini non sarebbe legato agli stipendi o a contratti “fantasma”, come invece si potrebbe pensare. «I brevetti non mancano, in Sardegna i corsi vengono svolti regolarmente. E le retribuzioni, anche se non sono alte, si aggirano intorno ai 1.500 euro al mese. Non è improbabile che il reddito di cittadinanza abbia esasperato le problematiche, già esistenti».

È dello stesso parere Angelo Cerina, amministratore unico del Lido: «Questo problema c’è da anni ma alla fine riusciamo sempre a trovare una soluzione, non ci siamo mai trovati davvero con l’acqua alla gola. Quella dei bagnini è una categoria con una qualifica importante e chi decide di intraprendere questa strada sono persone consapevoli del fatto che il loro è un lavoro stagionale».

E se nel resto d’Italia sono tanti gli stabilimenti che lanciano l’sos per una stagione che si preannuncia “in salita”, il segreto per affrontare l’arrivo dell’estate con il personale in struttura potrebbe essere una «ricerca anticipata. La situazione non è così complicata e siamo ottimisti. Noi ci muoviamo per tempo e questo ci ha sempre premiato».

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