“L’attenzione del Governo per la Sardegna è completamente rinnovata”. Così il viceministro dei Trasporti Alessandro Morelli (Lega) oggi a Cagliari per una due giorni di visite e incontri istituzionali nell’Isola.

Per quanto riguarda la continuità territoriale aerea, l’esponente del governo Draghi ha sottolineato “la necessità che la Sardegna sia protagonista del bando”. Su quella marittima, “è ora di dire basta con quello che è stato in passato, bisogna guardare avanti, è necessario che lo Stato faccia la sua parte, il Parlamento all’interno della legge di Bilancio dovrà inserire un adeguato finanziamento per collegare in maniera degna la Sardegna all’Italia”.

PORTO CANALE – La progettualità già esistente, l’opportunità della zona economica speciale, le competenze dei lavoratori che rendono appetibile il porto. Ecco invece tre punti chiave per il rilancio del Porto Canale di Cagliari secondo il viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Alessandro Morelli che stasera ha incontrato un gruppo di lavoratori davanti alla sede dell’Autorità portuale a Cagliari. “Questo insieme di fattori – ha spiegato – rende credibile la possibilità che questo porto torni ad essere competitivo a livello nazionale e internazionale”. Oggi, ha aggiunto, “i rappresentanti sindacali hanno pungolato con l’obiettivo di arrivare a una soluzione contingente, ed è giusto che lo facciano perché questo è il loro ruolo, ma condivido anche che il vero obiettivo è guardare al domani e alle potenzialità di sviluppo del porto per tornare a dare lavoro».

Dopo gli incontri in Autorità portuale il viceministro ha fatto un sopralluogo nel gazebo allestito dalla Lega per i referendum sulla giustizia, successivamente ha fatto tappa a Villa Devoto per un vertice con il presidente della Regione Christian Solinas. Il programma di domani prevede una visita al porto di Arbatax e l’inaugurazione dell’apertura di un tratto dell’Orientale sarda.

Roberto Murgia

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SOLINAS – Dal canto proprio, dopo l’incontro con Morelli, il presidente Solinas ha rimarcato il vantaggio competitivo, ma mai utilizzato, della Sardegna sui porti, derivante dall'istituzione dei punti franchi nello Statuto Autonomo: "Ci sono voluti 50 anni perché ci fosse un primo decreto legislativo che istituisse il primo punto franco nel porto Cagliari, che, sebbene stia arrivando a compimento ora, non è sufficiente se si vuole attuare una politica di ampio respiro", ha detto, tracciando il quadro delle strategie che riguardano nel breve, medio e lungo periodo la portualità in Sardegna.

"La combinazione tra Zona franca e Zes può essere un attrattore importante - ha continuato il Presidente - La Zona franca in particolare, perché la Sardegna ha una posizione centrale nei traffici e trovare un porto nel Mediterraneo a metà strada dove lavorare in regime di esenzione Iva consente di attivare nuovi posti di lavoro e crea indotto. Questo può succedere, però, a patto che la Regione sia parte attiva, fondante e sia protagonista nell'assetto istituzionale che si va delineando, anche alla luce delle nuove funzioni che stanno acquisendo le Autorità di sistema: la nostra Isola non può correre il rischio di rimanere esclusa dalla strategia sui porti, né dalla Zes e né dalla Zona franca. C'è un problema di assetto istituzionale che va affrontato non solo per la Sardegna ma anche per le altre Regioni".

La visita del Viceministro è stata anche l'occasione per evidenziare la centralità della Sardegna e la sua importanza tra le regioni più attrattive del Paese, non solo in termini turistici ma anche dal punto di vista delle risorse interne e dei progetti di carattere tecnologico che la Regione sta sostenendo. "Siamo impegnati per rendere sempre più competitiva e attrattiva la nostra Isola", ha detto il presidente Solinas, evidenziando il clima di collaborazione e piena sintonia che ha caratterizzato l'incontro.

(Unioneonline/l.f.)

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