Asl di Cagliari  e vertici del Brotzu frenano sul trasferimento della gestione del Microcitemico da un’azienda, la prima, all’altra. I ritardi nella refertazione delle Tac sui bambini malati di tumore denunciati dai genitori? Un disguido per il quale sono stati adottati provvedimenti disciplinari: lo dice il direttore generale della Asl Marcello Tidore.  Il passaggio sotto il controllo dell’Arnas? Sarebbe un appesantimento “non sostenibile” per la struttura di piazzale Ricchi: è la tesi dei vertici dell’azienda di piazzale Ricchi. E se disservizi ci sono stati, per l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, “sono riconducibili a uno stallo temporaneo  legato ad una complessiva riorganizzazione delle strutture”. 

Queste le risposte fornite dai vertici della sanità sarda e cagliaritana, durante l’audizione convocata in commissione Salute del consiglio regionale per affrontare l’emergenza denunciata dai genitori dei piccoli pazienti dell’ospedale Cao. La situazione più critica, stando a lettere e denunce (inviate anche in Procura), si registra in Oncoematologia pediatrica. 

In commissione è approdata una proposta di legge, primo firmatario Francesco Agus (Progressisti) che prevede il ritorno del Microcitemico sotto il controllo del Brotzu. Ma i manager delle aziende sanitarie hanno gettato acqua sul fuoco e difeso lo status quo. 

Il direttore della Asl 8, dopo aver illustrato le importanti attività dell’ospedale, ha informato la commissione sull’assunzione di provvedimenti disciplinari per i ritardi nella refertazione delle Tac e ha evidenziato "come, il personale in servizio al Microcitemico, abbia manifestato la volontà di restare incardinato nell’Asl 8, così come certificato dai documenti delle rappresentanze sindacali”.

"Non vedo criticità nel mantenimento del  “Cao” nella Asl 8”, ha affermato Nieddu, che con riferimento al reparto di Oncoematologia pediatrica non ha negato il verificarsi, anche nel recente passato, di possibili disagi o disservizi, riconducendoli però “a uno stallo temporaneo, legato ad una complessiva riorganizzazione delle strutture”.

Agnese Foddis si è presentata con Ennio Filigheddu (direttore amministrativo) e Raimondo Pinna (direttore sanitario).  Hanno rimarcato la piena collaborazione con i reparti della pediatria del Microcitemico, evidenziando la carenza di anestesisti pediatri (“a tempo pieno ne contiamo soltanto uno”) e affermando (sollecitata anche degli interventi di numerosi consiglieri della maggioranza e dell’opposizione) che l’erogazione delle prestazioni ai piccoli pazienti non muterebbe da un eventuale ritorno al Brotzu del Microcitemico.

"Si aggiunga”, hanno concluso i vertici dell’azienda ospedaliera, “che la presa in carico del presidio “A.Cao” comporterebbe un appesantimento organizzativo e logistico, al momento, non sostenibile”.

La manager Agnese Foddis, in conclusione, ha sottolineato che si rimette alle decisioni del consiglio regionale sulla materia, per il bene dei piccoli pazienti. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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