«Siamo assolutamente fiduciosi sulla riapertura del caso di Manuela Murgia e, in qualità di legali della famiglia, crediamo fortemente nella procura e nell'impegno che sta mettendo nelle indagini».

Lo ha affermato Giulia Lai, l’avvocata che insieme al collega Bachisio Mele tutelano Anna ed Elisabetta, le sorelle della 16enne trovata morta il 5 febbraio del 1995 nel canyon di Tuvixeddu a Cagliari.

«Ufficialmente non ci è arrivata nessuna comunicazione da parte della Procura ma anche ieri durante la trasmissione di Rai 2 (“Detectives”, ndr) l'ex capo della Mobile di Cagliari Emanuele Fattori ha confermato la riapertura del caso - aggiunge Lai - io ho presentato insieme all'avvocato Mele, un'istanza di riapertura delle indagini allegando la nuova consulenza del dottor Demontis a fine gennaio».

Proprio in questa consulenza viene ipotizzato che riguardo alla morte di Manuela Murgia non si tratterebbe di suicidio e comunque la giovane non sarebbe deceduta dopo essere precipitata, «ma che le lesioni sarebbero compatibili con un incidente stradale e che, probabilmente, prima dell'incidente ci sarebbe stata una violenza sessuale e poi un occultamento di cadavere».

(Unioneonline)

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