Via questa mattina alla visita istituzionale in Sardegna per Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile.

Con una immediata precisazione circa l’assenza di un direttore generale della Protezione civile nel giorno degli incendi che, tra il 5 e il 6 agosto, hanno devastato i territori tra Posada e Siniscola e divorato le campagne di Muravera costringendo a fuggire da case e resort turisti e residenti. «L'organizzazione interna non ha creato problemi nelle attività operative – ha chiarito Curcio – : ci siamo raccordati normalmente con i colleghi della Regione e con l'assessore».

Curcio, arrivato a Cagliari intorno alle 9, è stato accolto dall’assessore alla difesa dell'ambiente, Marco Porcu. Dopo aver parlato con la stampa ha quindi partecipato a una riunione operativa in via Vittorio Veneto, sede della Protezione civile regionale.

«Non un consuntivo – ha detto Curcio – perché siamo nel mezzo della stagione, ma un work in progress per vedere se è necessario un correttivo o un miglioramento per concludere la stagione e guardare in prospettiva per la prossima».

PREVENZIONE ANZITUTTO – «Bisogna sensibilizzare i cittadini che prima si interviene, prima l'evento si può contenere – ha ancora aggiunto Curcio – . Soprattutto la prevenzione è un tema rilevante per un fenomeno internazionale come dimostrano i casi di Hawaii e Nord America». «Non soltanto la Sardegna, quest'anno è stata molto dura anche per Sicilia e Calabria. Il tema degli incendi boschivi è onnicomprensivo in quanto legato a condizioni climatiche e meteo. C'è un tema di preparazione del territorio. E il tema di chi appicca il fuoco. L'impatto più rilevante nell'immediato è proprio l'azione dell'uomo. Questo ci insegna che non dobbiamo mai abbassare la guardia», ha ancora precisato.

NUOVI MEZZI – Fra le richieste dell’assessore Porcu «continuare a implementare la flotta aerea anche con mezzi differenti e con l'attribuzione di fondi che consentano di adeguare la strategia».

«Devo dire che la Sardegna ha la flotta più rilevante con tre Canadair dislocati nei mesi più caldi - ha precisato l'assessore -. Con altri tre mezzi, vigili fuoco, aeronautica ed esercito che si aggiungono alla flotta regionale che è numericamente la più attrezzata d'Italia».

Il sistema andrebbe però rafforzato: «Bisogna spendere ancora di più per poter prevenire il maggior numero di incendi possibile. È chiaro che in condizioni meteo climatiche particolari il rischio è sempre elevato. La strategia si complica quando la Sardegna è interessata da più eventi contemporaneamente». Oltre che ai Canadair, il pensiero dell’assessore va a «un’implementazione della flotta con altri sistemi innovativi».

E tornando a parlare dell'assenza del direttore generale, l'assessore della Difesa dell'ambiente spiega: «Vorrei precisare che nel periodo di vacanza noi abbiamo comunque un direttore generale, l'ingegner Cerutti, che è presente e partecipa alla gestione delle emergenze. La macchina organizzativa continua comunque a funzionare a prescindere dalle scelte che riguardano i vertici dell'amministrazione».

Quanto alla riunione operativa, Curcio ha precisato come sia stata «un confronto importante sulla situazione e sulle attività operative. La Sardegna sotto questo profilo ha una eccellente capacità di attività operativa. Abbiamo incontrato tutti i soggetti che hanno competenza sulla Protezione civile e sulle foreste».

(Unioneonline/v.l.)

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