Il Consiglio comunale di Cagliari ieri sera ha respinto la mozione dell’opposizione dei centrosinistra sulla carta etica contro le discriminazione sessuali. “Siamo tutti d’accordo con i contenuti. Non sulla forma e sul modo: bisogna dire no a tutte le discriminazioni”, hanno ribadito il sindaco Paolo Truzzu e i consiglieri di maggioranza. Dai banchi dell’opposizione sono arrivate feroci critiche: “È una scelta politica. Avete detto no a una carta etica contro le discriminazioni sessuali. Avete perso una grande occasione per lanciare un messaggio importante”.

Le polemiche non sono ancora terminate. Sotto accusa, criticata dal centrosinistra, è finita Stefania Loi, consigliera di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Pari Opportunità. Nel suo intervento ha parlato di “lobby gay”. E lo ha ribadito dopo gli attacchi dell’opposizione che ha parlato di dichiarazioni che non possono essere commentate e che non sono degne di un’aula di un Consiglio comunale. 

“Alcuni consiglieri della sinistra”, ha ribadito oggi Loi, “si sono indignati perché, durante il dibattito sulla Carta Etica, ho usato l'espressione ‘lobby gay’. È qualcosa di offensivo? Direi proprio di no. La Carta Etica che ieri il Consiglio comunale di Cagliari ha molto opportunamente respinto, si occupa solo delle eventuali discriminazioni degli omosessuali, senza considerare tutte le altre: politiche, di etnia, di condizione fisica, religiose. Occupiamoci di tutte le discriminazioni, non solo quelle celebrate dal politicamente corretto che ormai ci ha davvero rotto le scatole”.

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