Lo sport aiuta a vivere meglio e persino a rinascere attraverso la tenacia dell'allenamento, l'agonismo, la voglia di arrivare primi. Una della più efficaci medicine. Emblematiche le storie degli atleti raccontate nel libro "Sfide senza limiti" scritto dal giornalista Luigi Alfonso e presentato nell'Aula Magna del Liceo "Eleonora d'Arborea" a Cagliari.

Alcuni di loro sono nati con una disabilità, altri sono rimasti coinvolti in incidenti stradali, altri ancora hanno subito gli effetti collaterali di vaccini o farmacie le conseguenze di patologie di origine genetica.

Sara Vargetto, romana di 11 anni, un sorriso contagioso, a causa di una grave malattia che colpisce le articolazioni, è costretta a muoversi su una sedia a rotelle. Nei giorni scorsi ha preso parte con il papà Paolo alla sua prima maratona, a Reggio Emilia, coprendo la distanza in 4 ore e 18 minuti.

Sara dice che "la vita bisogna godersela e affrontarla sorridenti e con coraggio. Non mi sono mai sentita perduta".

Sandrino Porru, vicepresidente nazionale del Comitato Italiano Paralimpico, è un sardo tenace. Ha 58 anni e ha partecipato a due Paralimpiadi: Seul 1988 e Barcellona 1992. Con loro Igor Macera, Simone De Maggi, Giorgio Spanu, Giorgio Cabiddu, Matteo Bonacina, Elisabetta Mijno, Sabrina Papa, Antonello Spiga, Claudia Gennaro, Valentina Broggi, Riccardo Hoffer, Cristina Sanna e Filippo Carossino. Accomunati dalla passione per la pratica sportiva e dall'ambizione di crescere sempre e di migliorare le loro prestazioni.

Il libro è il frutto di un'idea dell'insegnante cagliaritana Marina Pisano, dirigente dell'Aurora Basket, una società impegnata in attività che coinvolgono atleti con disabilità. Le storie dei 15 atleti fanno capire che la disabilità è un limite che può essere superato. Così Claudio Spanu, 31 anni di Sorso, guardia della Nazionale di basket in carrozzina e capitano della Dinamo Lab di Sassari: "Se non avessi avuto quell'incidente, non avrei mai raggiunto gli attuali livelli in ambito sportivo e neppure avrei scoperto la mia vera natura, il carattere che già avevo dentro di me e che però non sapevo di possedere".

Massimiliano Rais
© Riproduzione riservata