Da alcuni anni, cioè da quando ha avuto qualche problema serio di salute, di partite al campo ne ha perse diverse. E lui, Tore Saba, 71 anni, presidente del Cagliari Club, se proprio non riesce ad andare al Sant'Elia, preferisce ascoltare la radiocronaca («Quella di Vittorio Sanna, su Radiolina», precisa) piuttosto che vedere la squadra alla televisione.

«Mi dà le stesse sensazioni che provavo sessant'anni fa. Allora, io ero bambino, si andava a Terrapieno perché nella sede dell'Unione Sarda nelle finestre sistemavano degli altoparlanti collegati alla radio. Seguivamo così l'andamento delle partite».

Adesso c'è meno poesia, l'epica del calcio di una volta ha lasciato il posto a interessi meno romantici e più prosaici. «Però, io non riesco a vedere le cose in altro modo. Sarà una questione di abitudine ma per me ciò che conta, nel mondo del calcio e del tifo, è non esagerare nei comportamenti: non mi piace che si offendano con insulti gratuiti giocatori e sostenitori avversari».

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