La proposta della Rete Sarda: un assessorato regionale per la cooperazione internazionale
L'obiettivo è "fare della Sardegna un hub della cooperazione internazionale", dice Michele Demontis, presidente della Rete Sarda della cooperazione internazionale.
Ormai "i tempi sono maturi per creare un assessorato regionale per la cooperazione internazionale", aggiunge.
Un appello lanciato oggi dalle otto associazioni che fanno parte della Rete sarda della cooperazione internazionale (Acam, Amici di Sardegna, Affrica Onlus, Anolf, Centro Panta Rei Sardegna, Coopi Sardegna, Quisqueya e Uniti) che hanno aperto il percorso che porterà alla convocazione degli Stati Generali del settore, agli inizi del 2017, e che coinvolge 120 organizzazioni sarde che si occupano di cooperazione, comprese le istituzioni, quindi anche la Regione.
"Lo scenario di crisi mediterranea in cui versa il sud d'Europa investe anche la Sardegna, evidenziando un'assenza di politiche regionali in materia di cooperazione internazionale", afferma Demontis. Attualmente,la Regione agisce su due fronti: come autorità di gestione del programma operativo Enpi Bacino del Mediterraneo (sotto l'egida della Presidenza) e come direzione generale dell'assessorato al Lavoro.
Per le associazioni, però, questo sistema non è sufficiente. "La Rete Sarda propone di riportare al centro delle politiche regionali la cooperazione internazionale, attraverso la convocazione degli Stati Generali e l'istituzione di un assessorato regionale", afferma Demontis.