Impresa di tre velisti “non più giovani”: si parte da Cagliari e si solca il Mediterraneo per un mese
Obiettivo è quello di dimostrare i benefici della navigazione a tutte le età, con un monitoraggio in tempo reale
Sarà una trasferta molto particolare che vedrà come protagonisti tre “non più giovani” velisti cagliaritani. Giorgio Ribolini, 81 anni, salperà sabato 26 giugno alle 9 dal molo dell’associazione Ichnusa di Cagliari su un’imbarcazione a vela da 14 metri con l’obiettivo di solcare il mar Mediterraneo per circa un mese. Con lui ci saranno anche Pietro Gaviati, 73enne biologo e perito nautico, e Piercarlo Porru, 60 anni.
I tre marinai, attraverso una piattaforma avanzata di telemedicina e bioingegneria, verranno costantemente monitorati da un team composto da docenti di varie università italiane e di alcune industrie, a livello cardio respiratorio e metabolico, per valutare la risposta alle sollecitazioni generate sul loro organismo da variabili microclimatiche e biomeccaniche, caratteristiche della navigazione a vela in mare aperto.
La barca avrà sensori in grado di rilevare in tempo reale sia le variazioni microclimatiche ambientali che le oscillazioni meccaniche dello scafo.
“L'obiettivo dello studio - dice il direttore dell'Endocrinologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, Andrea Loviselli - sarà quello di ottenere un modello funzionale della sempre più consistente fetta di popolazione di velisti che, come i nostri, fanno parte di una fascia di età alquanto avanzata. Sarà importante - prosegue - riuscire ad acquisire le conoscenze medico sportive necessarie sui benefici, ma anche sui possibili rischi, che su questa categoria di diportisti può indurre l'andar per mare a vela per periodi prolungati”.
A coordinare il gruppo di ricerca ci sarà Fernanda Velluzzi, responsabile del Centro Obesità dell'AOU di Cagliari; per quanto riguarda la parte biomedica, oltre alle competenze del direttore dell'Endocrinologia, Andrea Loviselli, endocrinologo dello sport, Filippo Tocco medico dello sport e il cardiologo dell'Aou di Cagliari, Roberto Solinas. La parte ingegneristica invece è stata affidata ad Andrea Manuello, del dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino.
La componente industriale territoriale è costituita dallo spin-off dell'Università di Cagliari 2C Technologies Srl, amministrato da Alberto Concu, e dalla Società informatica ugandese Nomadyca Ltd, amministrata da Andrea Fois. Queste ultime forniranno un fondamentale supporto tecnologico all'impresa.