Cinquantacinque anni e sedici giorni separano il primo Olbia-Roma di Alisarda dal primo Olbia-Roma di Alitalia. La pista in terra battuta di Venafiorita (dove - come raccontò l'Aga Khan - "i primi voli prima di atterrare dovevano attendere che le pecore si spostassero") dall'efficiente aeroporto da quasi tre milioni di passeggeri.

Cinquantacinque anni e sedici giorni nei quali nessun'altra compagnia ha volato in maniera stabile su Linate e Fiumicino portando oneri e onori del collegamento tra la Gallura - diventata sotto quelle ali una delle più importanti mete turistiche del Mediterraneo - e il resto d'Italia.

È tutto il tempo che passa tra l'elegante scatto in bianco e nero del fotografo della nascente Costa Smeralda Nello Di Salvo a un giovane Karim Aga Khan che scende dall'aereo e la malinconica foto diffusa ieri sui social dell'aereo Air Italy affiancato da quello di Alitalia pronto per il primo decollo del mattino.

Maria Pia di savoia all'aeroporto di Vena Fiorita (dai volumi di Nello Di Salvo- Satta)
Maria Pia di savoia all'aeroporto di Vena Fiorita (dai volumi di Nello Di Salvo- Satta)
Maria Pia di savoia all'aeroporto di Vena Fiorita (dai volumi di Nello Di Salvo- Satta)

Nasce Alisarda

Il Beechcraft C-45 da otto posti, restaurato, è esposto nella hall principale del Costa Smeralda, pioniere del trasporto aereo in Gallura. È il simbolico cavallo del principe. Prima di lui a Olbia si arrivava solo con il traghetto o in aereo da Alghero. Impossibile creare un impero turistico a queste condizioni e così il 29 marzo del 1963 Karim Aga Khan fonda la compagnia aerea Alisarda, funzionale allo sviluppo della nascente Costa Smeralda così come negli anni successivi Biancasarda, Cerasarda, Cantieri Costa Smeralda. Tutti strumenti di un progetto integrato che non aveva precedenti e non sembra avere eredi. Il primo volo il primo aprile del 1964 con il Beechcraft che svolgeva funzione di aereo taxi.

Meridiana e il boom

La prima svolta, vissuta un po' come un tradimento, è il cambio di nome il primo maggio del 1991. L'Isola e la dimensione regionale stanno strette alla seconda compagnia italiana, in un'epoca di grande sviluppo per il trasporto aereo e di dinamismo imprenditoriale del gruppo dell'Aga Khan (dove aveva un ruolo di primo piano Franco Trivi) che aveva acquisito il gruppo Fimpar Ciga e i suoi hotel di lusso. Alisarda diventa così Meridiana, prendendo il nome di una compagnia aerea spagnola che aveva acquisito.

Aga Khan a Vena Fiorita nel 1964 (dai volumi di Nello di Salvo - Satta)
Aga Khan a Vena Fiorita nel 1964 (dai volumi di Nello di Salvo - Satta)
Aga Khan a Vena Fiorita nel 1964 (dai volumi di Nello di Salvo - Satta)

Un'avventura finita presto e la prima di una serie di acquisizioni (in tempi più recenti Eurofly e Air Italy) che non hanno portato particolare fortuna. Ma gli anni Novanta sono ancora di piena espansione con l'apertura delle basi di Verona, Firenze e Catania. A Olbia si sviluppa un centro di manutenzione che forma tecnici aeronautici qualificati e Meridiana - che arriverà a toccare i 2100 dipendenti - si colloca stabilmente ai vertici delle aziende sarde.

Dalla crisi al Qatar

È la rivoluzione del trasporto aereo su scala globale, con l'avvento delle low cost, insieme allo strascico della crisi post 11 settembre a far scricchiolare la compagnia e - dopo una serie di ricapitalizzazioni dell'Akfed dell'Aga Khan - a rendere inevitabile la ricerca di un partner.

Che si materializza nel 2015 con il Qatar che in Sardegna investe anche sul Mater Olbia e sulla Costa Smeralda. Il resto, la nascita di Air Italy dopo un accordo lacrime e sangue costato 400 licenziamenti, le speranze finora disattese di un rilancio in Sardegna, lo spostamento dell'asse su Malpensa, è cronaca.

Caterina de Roberto
© Riproduzione riservata