Capodanno in crociera a Barcellona o a casa con gli amici? Decine di persone, soprattutto quartesi e cagliaritane, hanno optato - assai controvoglia - per la terza via: crociera pagata, ma Capodanno a casa. Già, perché quel viaggio l'hanno finanziato con acconti sostanziosi, ma la nave non c'è: ecco perché quattro coppie di viaggiatori hanno sporto denuncia ai carabinieri di Quartu e di Cagliari e un'altra l'ha fatto nel Commissariato di polizia quartese. È il raggiro di fine anno che ruota attorno a Costantino Satta, 42 anni, quartese e alla sua agenzia "Ajò in Corriera" - era in via Cardano a Quartu, da qualche anno è chiusa e lavora da casa - che si è sempre occupata di brevi soggiorni in Sardegna: pullman e albergo.

I DEBITI - Prima ancora che il bubbone scoppiasse, Satta si è presentato ai carabinieri della Compagnia quartese, coordinata dal maggiore Valerio Cadeddu, e ha confessato: "La crociera non ci sarà", ha detto, "ho incassato 8.500 euro di caparre da una trentina di persone, ma ormai non li ho più e non posso bloccare la nave per il viaggio di Capodanno". Una truffa? Satta giura di no, o almeno che non era quella l'intenzione: "Gioco alle slot machine, ho perso le persone che mi sono care e sono pieno di debiti. Volevo organizzare la crociera", aggiunge Satta con voce disperata, "per rifarmi di un po' di soldi e saldare qualche debito". Buona idea, ma a quanto racconta è poi successo l'irreparabile: "Alcuni creditori si sono presentati con toni energici per incassare quanto devo, e ho dovuto consegnare i soldi delle caparre dei miei clienti. Ora non sono più in grado di pagare l'anticipo per la nave: mi scuso con tutti, mi dispiace tantissimo".

PRIME DENUNCE - Premesso che numero di raggirati e cifra totale di denaro raccolta tra gli aspiranti croceristi sono - per ora - forniti dallo stesso Costantino Satta, ma devono ancora essere verificati, chi aveva versato la caparra per il Capodanno via mare a Barcellona non l'ha presa benissimo. Molti i clienti cagliaritani: già quattro denunce sono stati presentate ai carabinieri della Compagnia del Capoluogo, coordinata dal vice comandante capitano Stefano Martorana, ma lè probabile che altre arriveranno. I carabinieri della Compagnie quartese e cagliaritana riceveranno, assai verosimilmente, altre segnalazioni da chi aveva già pagato in tutto o in parte la crociera di Capodanno.

L'ORGANIZZATORE - "Soffro di ludopatia", si dispera Satta, "è una malattia: sono dipendente dal gioco d'azzardo. Io volevo soltanto cominciare a restituire i prestiti che avevo chiesto perché perdevo con le slot machine, ma poi ho dovuto consegnare le caparre a chi mi chiedeva con energia di restituire quanto dovevo". L'agente quartese, messo alla porta dalla convivente ("tutte le persone che hanno il mio problema rovinano la vita alle persone cui vogliono bene"), assicura che entrerà in una comunità di recupero per persone ludopatiche. "Avevo una buona reputazione e l'ho persa, sono in una stanza che mi hanno offerto, sono solo. Cercherò un lavoro per restituire tutti i soldi che devo a tutte le persone che me li hanno prestati".

Buoni propositi che si spera riuscirà a mantenere. Anche con chi, il brindisi di Capodanno, era convinto di farlo a Barcellona. E invece no.

Luigi Almiento

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