Un'abitazione usata come deposito per anfetamine, cocaina e marijuana, droga destinata alla movida estiva cagliaritana: il covo, in viale Sant'Avendrace a Cagliari, veniva gestito da tre albanesi ma era accessibile anche ad altri cittadini stranieri, soprattutto africani, e forse usato per altre attività illegali.

Nel blitz della Squadra Mobile sono finiti in carcere i tre albanesi (di 34, 41 e 42 anni), uno, il più grande, residente a Cagliari e gli altri due a Pisa. I 4 chili di anfetamina (uno dei più grossi sequestri nel sud dell'Isola negli ultimi anni) e i due di cocaina erano appena arrivati nell'appartamento. In una stanza chiusa a chiave, dentro un armadio, c'era anche la marijuana.

L'operazione, con le indagini coordinate dal dirigente Fabrizo Mustaro, sono scattate durante dei servizi di prevenzione contro i furti in casa e nelle attività commerciali avvenuti nella zona recentemente. Alcune informazioni raccolte e il viavai hanno fatto scattare degli accertamenti su un appartamento che era di proprietà di un pensionato deceduto da alcuni anni. Lo utilizzavano degli stranieri e così è stata svolta la perquisizione con il recupero della droga che una volta venduta avrebbe permesso un guadagno di oltre un milione di euro.

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