I posti letto non bastano, il Ss. Trinità riapre ai pazienti Covid. Al Binaghi il 72% dei ricoverati è no vax
In terapia intensiva 6 non vaccinati su 6, in area medica 42 su 60
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Il Santissima Trinità di Cagliari riapre ai pazienti Covid. Per il momento sarà allestito un solo reparto, l’attuale geriatria, una dotazione di posti letto che andrà ad aggiungersi a quella del Binaghi, il presidio che la primavera scorsa aveva sostituito l’ospedale di Is Mirrionis nell’assistenza ai malati Covid.
«Avevamo sperato che non si ripresentasse questa necessità, ma il problema è che stanno aumentando le infezioni e di conseguenza i ricoveri», allarga le braccia Sergio Marracini, direttore sanitario del presidio ospedaliero unico. «Significa che nei prossimi giorni, nelle settimane a venire, la situazione potrebbe richiedere di tenerci pronti». Già ieri sera un’ala del reparto di geriatria è stata aperta per le pazienti positive di Ostetricia.
Il balzo del virus
L’ascesa dei comincia a ingranare anche in Sardegna e trascinerà via via in ospedale un numero sempre più alto di malati Covid, prevalentemente non vaccinati e immunizzati fragili. Dopo il balzo di mercoledì (250 positivi e ventuno ricoveri in area medica in un solo giorno), ieri il bollettino ha registrato 294 casi e altri 9 pazienti finiti in ospedale.
In totale, nell’Isola sono 7 i degenti in terapia intensiva (uno in meno), 118 in area medica, mentre sono 3.506 le persone in isolamento domiciliare (162 in più) e non si registrano vittime.
I letti occupati
Al Binaghi i posti letto disponibili sono in tutto 90 in area medica e 11 in terapia intensiva. Ieri i degenti erano 75, sei dei quali (tutti non vaccinati) in terapia intensiva. I non vaccinati sono sempre la maggioranza anche in area medica: tolti i 9 pazienti di cui non sono disponibili i dati, i Covid senza neanche una dose sono 42 su 60 degenti. Considerando dunque terapia intensiva e area medica, su 66 pazienti di cui sono disponibili i dati, 48 sono non vaccinati, più del 72%.
«Stanno arrivando pazienti da tutta la Sardegna», puntualizza il dottor Marracini. «Purtroppo c’è ancora tanta gente che non ha capito l’importanza della vaccinazione». Ben 190mila nell’Isola, oltre 6 milioni in tutta Italia.
Le lunghe degenze
«Non solo il vaccino protegge dai sintomi gravi del Covid, ma dà anche modo agli ospedali di gestire meglio gli eventuali ricoveri. I pazienti vaccinati – spiega – riusciamo a dimetterli velocemente, nel giro di tre, quattro giorni. Gli altri, invece, restano ricoverati anche due settimane».
Il piano rivisto
Solo pochi giorni fa, il dottor Sergio Marracini era ancora ottimista. «Per il momento – diceva – non è prevista alcuna rivoluzione del piano: il Binaghi resta l’ospedale Covid di riferimento». Per la verità, aveva anche incrociato le dita: «Restiamo ottimisti, nella speranza di non doverci ricredere». Ci si è dovuti ricredere. Le ambulanze che stanno arrivando al Binaghi da tutta la Sardegna non sono un buon segno.
(Unioneonline)
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