Oltre 400 sentenze, aumentano le inchieste e le spese contestate, c’è una ripresa economica dopo due anni di declino dovuto al Covid ma cresce anche l’inflazione e si assiste a rincari elevati, arrivano in fondi del Pnrr (circa 200 miliardi) e il loro utilizzo va verificato perché “solo la regolare realizzazione” degli esborsi previsti “darà” gli attesi benefici. E il collegio “controllerà”.

È l’introduzione della presidente Donata Cabras all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei conti a Cagliari alla presenza del procuratore contabile Domenico Tridico e delle autorità locali e regionali e dei rappresentanti delle forze dell’ordine. La presidente ha sottolineato la carenza negli organici amministrativi e della magistratura (in Procura il 2020 è stato difficile, solo un vice procuratore), con il ritorno alla quasi normalità per i pm solo negli ultimi mesi. In ogni caso la produttività è aumentata e numerose sono state le inchieste sfociate in condanne per responsabilità erariale.

Domenico Tridico, procuratore contabile

Tra i casi citati, quelli dei consiglieri regionali (fondi ai gruppi), dei dipendenti pubblici che si assentano dal lavoro, delle società che incamerano fondi pubblici e poi non realizzano il fine imprenditoriale, di avvocati di enti pubblici che sbagliano nella presentazione di ricorsi, di un segretario dell’Università che intascava denaro pubblico. Per il procuratore Tridico nell’ultimo periodo ci sono interventi legislativi che “limitano il principio” in base al quale i dipendenti pubblici debbano rispondere in prima persona dei loro “atti illeciti”, portando a una progressiva “deresponsabilizzazione”.

La così detta “paura della firma”, che bloccherebbe il lavoro amministrativo, è “enfatizzato”. Attenzione alle grandi risorse, che richiamano la “criminalità organizzata”, ed è “un errore attenuare i presidi di legalità e garanzia del lavoro corretto”. Deresponsabilizzare “comporta maggiori costi” ed è una “scelta illogica”. Nel 2021 sono state pronunciate 27 sentenze per danno patrimoniale riguardante i consiglieri regionali per un totale di 3.430.465 euro e sono stati chiamati a giudizio un docente del liceo ritenuto responsabile di un danno di immagine per essere stato condannato per violenza sessuale e un ex consigliere regionale che aveva utilizzato il denaro pubblico per coprire i costi del proprio matrimonio.

Nei primi due mesi dell’anno sono stati emessi undici inviti a dedurre e 26 atti di citazione per complessivi 3 milioni di euro di danni. Cresce il pil, ma “non c’è sviluppo senza etica”. 

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