Ci siamo, da domani scatta l’obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro: sarà richiesto a dipendenti pubblici, privati e autonomi. Aziende ed enti pubblici si stanno organizzando per effettuare i controlli senza creare troppi disagi agli ingressi.

Negli enti pubblici

Se la Città Metropolitana di Cagliari pubblicherà entro oggi la circolare che determinerà i controlli degli accessi, il Comune di Cagliari, invece, si è portato avanti e già da una settimana sta adottando la modalità della verifica del Green pass. «Dobbiamo dare il buon esempio come istituzione e come cittadini», afferma il presidente del Consiglio Edoardo Tocco, «abbiamo preso tutte le precauzioni e gli accorgimenti necessari, siamo autonomi e sarà il nostro stesso personale ad accertare in tutti gli edifici degli uffici comunali la validità della certificazione verde».

Stesso procedimento negli uffici della Regione. «Faremo controlli a campione con selezione quotidiana e con il criterio della rotazione in modo da garantire in un ragionevole lasso di tempo il monitoraggio di tutto il personale», dichiara Valeria Satta, assessore al Personale.

Le verifiche nel privato

Alla Portovesme Srl «chi ha già il Green pass potrà usare il badge e ci sarà un controllo incrociato con i dati registrati nel nostro sistema, mentre per chi non ha comunicato in anticipo di avere la carta verde ci sarà il controllo manuale dagli addetti ai lavori», spiega l’amministratore delegato Davide Garofalo. Stessa modalità nello stabilimento della Fluorsid di Cagliari che conta 135 dipendenti. «Stiamo completando l’istallazione dei rilevatori per la lettura del badge che, connessi al nostro sistema, verificheranno la veridicità del Green pass su standard ministeriali C-19. A ogni persona che entrerà nell’azienda verrà controllata così la certificazione», precisa Daniele Tocco, direttore della sede cagliaritana. 

Nei centri commerciali

«Sono stati individuati e nominati gli incaricati al controllo sia tra i nostri dipendenti, sia con la società di sicurezza e le modalità operative di accertamento», spiega Nadia Mombelli, Shopping Center Manager Gallerie Sardegna. «Il controllo avverrà all’ingresso dei dipendenti e delle ditte fornitrici, prima dell’apertura dei centri, e il personale di sicurezza effettuerà ulteriori controlli fino alla chiusura».

I sindacati

Critici i sindacati che temono possa essere lesa la libertà di scelta del lavoratore. «La campagna vaccinale è importante», afferma Francesca Ticca, segretaria regionale Uil, «ma si parla di libera scelta e il lavoratore deve essere libero di scegliere il tampone, che deve essergli garantito gratuitamente». Ma la preoccupazione riguarda anche il caos che può generare il controllo quotidiano nelle grandi aziende. E non solo: «Ci preoccupa anche la modalità di verifica: le aziende possono visualizzare la carta verde, ma non possono archiviarla e allora cosa comporterà questo in termini di tempo e orario di lavoro? Tutte le criticità verranno fuori giorno dopo giorno, generate da una norma che ha sottovalutato troppi aspetti soprattutto dal punto di vista organizzativo».

(Unioneonline)

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