Genitori e adolescenti, un ponte tra due mondi: a Cagliari il seminario che insegna a dialogare nel digitale
Il corso con Luca Pisano, psicologo e direttore dell’Osservatorio Cybercrime SardegnaUna delle sfide più grandi per i genitori di oggi è quella di dialogare con i propri figli adolescenti. Ma cosa succede quando a dividere due generazioni non è solo la differenza di età, ma anche un intero mondo digitale di cui gli adulti non hanno mai fatto esperienza? Sabato 19 ottobre alle ore 16, all’Hotel “Ulivi e Palme” di Cagliari, il seminario gratuito “Educare alla comunicazione… Educare al digitale”, tenuto da Luca Pisano, psicologo e direttore dell’Osservatorio Cybercrime Sardegna, offrirà risposte concrete.
Il seminario, aperto a tutti i genitori – non solo quelli adottivi – intende affrontare un problema sempre più diffuso: la difficoltà di costruire una relazione significativa con i figli adolescenti, specialmente in un’epoca dove il digitale ha radicalmente cambiato le dinamiche sociali e familiari. Come si può interpretare il comportamento di un adolescente, immerso in un mondo fatto di piattaforme online, videogiochi e social network, se non si è mai vissuto quel tipo di realtà?
Secondo Luca Pisano, i genitori si trovano spesso a navigare senza una mappa in un ambiente sconosciuto, dove i loro figli crescono seguendo interessi digitali che possono sembrare incomprensibili. «Negli anni Settanta, Ottanta e Novanta, le trasgressioni come alcol e risse avevano contorni più chiari e familiari per gli adulti», spiega Pisano, «oggi, tutto è più complesso e normalizzato, sia nel mondo reale che in quello digitale».
L’incontro vuole dunque fornire ai genitori una “bussola”, una serie di strumenti pratici per interpretare i comportamenti sia reali che virtuali dei propri figli. La distanza generazionale, secondo Pisano, non è solo questione di età: mentre i genitori conoscono i pericoli della vita reale – andare in discoteca, guidare un motorino, fare attenzione agli sconosciuti – il digitale resta ancora un mondo inesplorato. «Qui, si sviluppano subculture, interessi frammentati, pericoli invisibili e forme di aggregazione che gli adulti faticano a comprendere».