L'acquisizione di tutti i documenti relativi alla procedura burocratica che l'11 agosto ha portato il presidente a emanare l'ordinanza 38: quella che ha dato il via libera ai balli ad agosto. E' quanto eseguito ieri sera dalla Polizia nel palazzo regionale di viale Trento a Cagliari su ordine della Procura che indaga (epidemia colposa) sulla decisione del governatore Christian Solinas di tenere aperte le discoteche dell'Isola la scorsa estate. Tra i documenti prelevati dalla Squadra mobile ci sono le ordinanze e i pareri dei componenti del Comitato tecnico scientifico sui quali Solinas aveva basato la decisione.

Agli atti c'è una mail inviata al governatore da uno dei componenti del comitato (quattro) nella quale l'11 agosto si dava sostanzialmente il benestare all'apertura sostenendo che tutti i membri fossero d'accordo.

Un parere precedente, datato 6 agosto, era viceversa negativo: come anticipato dal sito web del quotidiano La Repubblica, si parlava di una sostanziale carenza delle condizioni di sicurezza, di un insufficiente distanziamento e della mancanza di indicazioni precise sulle norme igieniche. Ma in questo caso, ha replicato la Regione, il giudizio degli esperti riguardava "una bozza di linee guida regionali per il settore delle discoteche mai adottate". Quindi a qualcosa di provvisorio. Solo dopo la pubblicazione del Dpcm del 7 agosto è arrivata l'ordinanza 38.

Ora cominceranno le convocazioni in Procura di chi possa spiegare cosa sia accaduto tra il 6 e l'11 agosto. Primi tra tutti probabilmente i consiglieri regionali Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia, e Giovanni Satta del Psd'Az, stesso partito del governatore, i quali davanti alle telecamere di Report (IL SERVIZIO) hanno sostenuto di aver ricevuto "pressioni" dagli imprenditori dei club galluresi per lasciare attivi i locali.

Andrea Manunza

Tutti i dettagli su L'Unione Sarda in edicola
© Riproduzione riservata