Non luogo a procedere nei confronti di Giulia Moi, l’ex europarlamentare condannata in primo grado per diffamazione dopo la querela presentata dall'istituto di formazione Ifold e da alcune socie. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Cagliari, che ha riformato la sentenza del tribunale, pronunciandosi sul ricorso presentato dai legali Pierandrea Setzu e Dario Musino.

I giudici hanno anche deciso di revocare le statuizioni civili della pronuncia di primo grado, per cui Moi non è tenuta al risarcimento di alcun danno.

In primo grado l'ex parlamentare europea era stata assolta da una serie di imputazioni di diffamazione, ma era stata condannata per aver definito in una mail «mafiose» le persone che gestivano l'istituto.

«Finalmente, dopo tanti anni ho vinto contro le ingiustizie, per il bene della mia amata terra, la Sardegna e di tutti i sardi - dichiara in una nota Giulia Moi, presidente dell'Associazione Progresso Sostenibile e Sardegna Sostenibile - Oggi ho vinto dopo 12 anni di soprusi, umiliazioni, arroganze, diffamazioni, prepotenze e ingiustizie. Con la mia vittoria - chiarisce - voglio mettere in evidenza l'ipocrisia e la falsità del Movimento 5 stelle che mi sospese e poi espulse, nonostante abbia vinto la causa di oggi e quella contro il Parlamento Europeo presso la Corte di Giustizia Europea».

(Unioneonline/s.s.)

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