È ancora caos nei pronto soccorso della Sardegna, con file interminabili di ambulanze ferme prima di una visita ai pazienti.

L’attesa per il tampone può durare ore e ore, e nel frattempo ai malati l’unica possibilità è attendere fuori, spesso sotto il sole nel torrido caldo di agosto.

"Abbiamo trovato anche 20 ambulanze in attesa. A volte arriviamo al triage del Policlinico e non c'è nessuno. Capita che i pazienti, stufi, firmino e vadano via”, spiega a Monserrato un soccorritore.

Una situazione, in realtà, che si protrae dall’inizio della pandemia, ma che ha raggiunto maggiore criticità con la nuova ondata di contagi, che ha imposto la chiusura nel capoluogo degli altri presidi di urgenza (erano quattro) sovraccaricando di lavoro gli unici due rimasti aperti ai malati "standard": Brotzu e Monserrato. Se si aggiunge la carenza di medici e infermieri ecco spiegato l’imbuto.

OGLIASTRA – Situazione critica anche in Ogliastra, dove settantaquattro accessi in un giorno è il picco massimo registrato al Pronto soccorso dell'ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei. Numeri che, negli ultimi tempi, hanno subito un incremento complice il funzionamento a singhiozzo delle sedi delle guardie mediche. In Pronto soccorso, dove prestano servizio 6 medici sui 12 previsti in pianta organica, si riversano codici bianchi e verdi dall'intero territorio. Cioè tutti quelli che avrebbero dovuto trovare assistenza negli ambulatori periferici. Anche ieri in Ogliastra 4 sedi su 11 delle guardie mediche erano chiuse e gli unici aiuti al Pronto soccorso sono esterni, con professionisti provenienti da Cagliari e Sassari nel nome di accordi stipulati tra le varie aziende sanitarie dell'Isola. In tutta la struttura ospedaliera, ad oggi, mancano 38 medici. 

ORISTANESE – Difficoltà anche nell'Alto oristanese a causa delle difficoltà dei cittadini a ricevere l'assistenza di base: sono un numero sempre maggiore i malati rimasti senza medico. Un problema che diventa sempre più preoccupante e si ripercuote anzitutto sul Pronto soccorso del San Martino, perennemente intasato a causa dei troppi accessi e dalla cronica carenza di medici.

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