«Ciao Miguel, ti invio un breve resoconto di quanto trattato durante la scorsa settimana». Miguel è Angel Tamarit Almagro, rampollo della dinastia del patriarca della Pegasus, la società spagnola che ha sbancato Elitellina, la compagnia di elicotteri che ha provvisoriamente vinto l’appalto per la campagna antincendi della Sardegna. Chi trasmette la sintesi della missione italiana dell’erede di Miguel Angel Tamarit Campuzano è Enrico Carraro, amministratore delegato della società spagnola in salsa valtellinese ormai di casa in terra sarda. Gli uomini della Guardia di Finanza, quando irrompono nella sede di Talamona, a due passi da Sondrio, sanno dove mettere le mani. I database dei computer vengono ibernati in un attimo, giusto per non perdere una sola virgola di quei tanti messaggi che costituiscono la prova provata di quel filo rosso che governava gli appalti dell’antincendio in Sardegna e non solo. Cercano in ogni angolo della memoria i riscontri di quella missione tricolore del rampollo spagnolo, venuto giunto nella terra del Nebbiolo per stringere patti e intese, traguardare nuovi affari e nuovi incendi. Gli inquirenti sanno che le trame, tutte segrete, come emergerà dall’inchiesta, sono fitte con tante eminenze grigie che si muovono con passo felpato e maglio perforante.

L’agenda volante

Sotto osservazione è la giornata del 2 settembre del 2016. L’agenda di Miguel Angel Junior prevede due appuntamenti: uno alle 10 del mattino in uno studio legale a Milano e l’altro alle 14.30, in luogo da stabilire. E’ sull’incontro del primo pomeriggio che i riflettori sono accesi. Gli argomenti da trattare e gli interlocutori schierati non lasciano adito a dubbi, si deve parlare di elicotteri, di gare d’appalto e intese. A dire il vero non c’è bisogno di microspie per scoprire i contenuti del vertice. Il manager di Elitellina è talmente preciso e ossequioso della missione che scrive tutto.

Confessione scritta

Quando i file vengono sequestrati la confessione è scritta. Sul fitto programma d’incontri di Miguel Angel Tamarit Almagro, dal 29 agosto del 2016 al 2 settembre, c’è già scritto tutto. L’incontro clou della giornata è nientemeno che con il comandante Roano Grandi, la vera eminenza grigia del settore elicotteristico italiano. E’ lui che per conto della potentissima Airbus helicopters Italia distribuisce a destra e a manca quelle pale rotanti per rincorrere incendi dalla Sardegna in poi. Il vertice con il Miguel spagnolo ha un capitolo chiave: «strategie e sinergie per la Sardegna». Con tanto di lancio di un prodotto Airbus. La confessione, però, si fa tonda quando Enrico Carraro scrive tutto nel resoconto destinato a Miguel: «Il giorno 2 settembre si è tenuto il pranzo di lavoro con il comandante Roano Grandi con il quale si è discusso della situazione antincendio in Italia. Lo stesso ha evidenziato la forza contrattuale (ottenuta in questo segmento di mercato negli ultimi anni) della società E+S ed ha suggerito di dover trovare l’occasione con questa società sulla possibilità di stabilire una collaborazione strutturata nel tempo che vada oltre la possibilità di partecipare congiuntamente a singole gare d’appalto. Grandi si è preso l’impegno di organizzare un primo incontro a breve».

Sequestrato

Il documento viene sequestrato e finisce agli atti della maxi inchiesta dell’Autorità per la Concorrenza. Sarà anche per quel motivo che in quella fase quell’impegno di Roano Grandi resta in sospeso. Un dato è certo: oggi l’appalto dell’antincendio in Sardegna è affidato, seppur provvisoriamente, alla compagine composta dalla spagnolissima Elitellina e, guarda caso proprio da “E+S”. Quasi come fosse stata una carta di riserva da giocare sullo scacchiere delle alleanze per mettere le mani sugli appalti dell’antincendio. Di certo i “Miguel Angel”, uno classe 1950 e l’altro 1980, non stanno fermi. E nonostante le attenzioni verso nuove “intese” proseguono senza remore con i patti segreti per vincere la gara d’appalto del 2018-2020 bandita dalla Regione sarda. Un’aggiudicazione con un’aggravante, secondo l’Autorità garante per la concorrenza: se l’aggiudica lo stesso cartello, con le stesse modalità sotto indagine.

Arroganza sfacciata

Come dire: sfacciatamente arroganti a tal punto da fregarsene di quanto gli sta succedendo intorno al settore antincendio. L’Autority lo scrive senza mezzi termini: «Le Parti risultano poi aver applicato le medesime logiche partecipative anche alla procedura di gara Antincendio boschivo bandita dalla Regione Sardegna nel marzo 2018, ovvero in una data successiva all’avvio del procedimento. Alla procedura hanno, infatti, partecipato in ATI Star Work, Airgreen, Elifriulia, Eliossola e Elitellina (tutte Parti dell’intesa) e la gara non ha beneficiato di alcuna concorrenza, posto che l’unica offerta pervenuta è stata quella della richiamata ATI, con un ribasso dello 0,49%».

Lungimiranza da primato

Ma c’è di più: «Le Parti, nonostante il procedimento in corso, non hanno fornito la minima prova di aver tentato di costituire ATI di più ridotte dimensioni o di coinvolgere altri operatori diversi dai soggetti uscenti (neppure la società “E+S”, da alcune Parti definita leader o uno dei principali operatori del mercato, come si dirà meglio dopo), al fine di assicurare il normale confronto competitivo sulla gara in discorso». Una mancata partecipazione alla gara sarda del 2018/20 di “E+S” che, alla luce di quella mail per Miguel, e la successiva aggiudicazione in accordo proprio con gli spagnoli Elitellina, cela quantomeno una lungimiranza da primato.

Reati gravi

Di certo l’Autorità non usa mezze parole per descrivere quello che è successo in questi ultimi 15 anni in Sardegna e non solo: «La prima intesa si sostanzia in un cartello segreto orizzontale avente ad oggetto il condizionamento di gare pubbliche d’appalto (c.d. bid rigging ) attraverso la spartizione, anche piegando a finalità anticoncorrenziali l’istituto di per sé lecito dell’ATI, delle gare per servizi di antincendio boschivo AIB mediante elicotteri, bandite sul territorio nazionale da stazioni appaltanti territoriali di livello regionale. L’intesa ha avuto ad oggetto altresì la fissazione dei prezzi a livelli innaturalmente alti mediante la presentazione di ribassi di ridottissima entità, sovente inferiori o di poco superiori all’1%, resa possibile dalla neutralizzazione del confronto competitivo tra le Parti di ciascuna delle due intese, costituenti i maggiori operatori sul mercato antincendio boschivo ed associate». Il reato contestato è gravissimo e sfocia su altri versanti del diritto: «la condotta posta in essere nell’ambito dell’intesa di bid ridding (collusione nella manipolazione delle gare d’appalto) è considerata tra le violazioni più gravi della normativa antitrust in quanto, per sua stessa connotazione, appare idonea e destinata ad alterare, in caso di aggiudicazione delle gare – come poi avvenuto – per tutta la durata dell’affidamento, il normale gioco della concorrenza; in particolare, il comportamento anticoncorrenziale accertato nell’intesa di condizionamento delle gare AIB costituisce un’infrazione molto grave dell’articolo 101 del TFUE».

Segreta e clandestina

E l’Autority ritorna sull’associazione clandestina e segreta: «A ciò si aggiunga che tali condotte, se conosciute dalle stazioni appaltanti, potrebbero portare all’esclusione dalle gare. Ne deriva il carattere necessariamente clandestino e segreto dei contatti e coordinamenti tra le Parti di un cartello di bid rigging». A pesare come un macigno è quell’art.101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea richiamato dall’Autority nella sua decisione. Tradotto significa: grave illecito e infrazione molto grave che prevede l’esclusione dalle gare degli operatori che si sono resi colpevoli di gravi illeciti rispetto all’articolo 80 comma del Codice degli Appalti. Non ci sono margini: l’appalto sardo, quello degli elicotteri che volano in questi giorni, in lungo e in largo per l’Isola, facendo girare pale e denari, è fuorilegge. Il 20 agosto scorso, senza temere le giornate più calde dell’anno, il Consiglio di Stato ha deciso: le sanzioni dell’Autorità per la Concorrenza sono legittime. Una decisione inappellabile che diventa una mannaia senza precedenti su quelle pale rotanti nei cieli degli incendi sardi. La Sicilia ha già deciso: esclusione per tutte le società condannate. Elitellina, quella di Miguel Angel Tamarit Campuzano,è tra le sette società sorelle che per 15 anni hanno governato con un’associazione segreta le gare d’appalto dell’Isola e non solo.

Canadair a rischio

Dunque, secondo le indicazioni del Consiglio di Stato non si discute: fatti gravissimi. Il codice degli appalti e le norme europee sono fin troppo chiare: esclusione. Nella partita, però, finiscono anche i Canadair. Il cartello del fuoco crolla sotto il peso di una sentenza che mette a rischio l’intera campagna antincendi 2021. Una storia, quella dei Canadair, spagnoli come gli elicotteri che segna un capitolo che si intreccia maledettamente con l’elisoccorso. Con la Sardegna sotto scacco del cartello del fuoco.

Mauro Pili

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