Salvata prima dalle bombe e poi da un tumore. E’ la storia di Anna Kondratyuk, una 47enne ucraina di Rivne curata dal cancro a Cagliari grazie a un complicato intervento al pancreas al Policlinico dell'Aou eseguito dall'equipe del professor Adolfo Pisanu, direttore della Chirurgia generale d'Urgenza.

La donna doveva essere operata a Kiev il 28 febbraio, ma quando la Russia ha invaso il Paese tutti gli interventi, incluso il suo, sono stati annullati. A salvarla è stata Natalia, una cugina che da qualche anno vive a Cagliari: ha inviato un familiare in Ucraina ed è riuscita a portarla in Sardegna, il 5 marzo. Da sola, purtroppo: marito e figli sono rimasti nel Paese a combattere.

"Il 24 febbraio hanno bombardato Rivne - racconta Anna - ho chiamato l'ospedale di Kiev dove mi avrebbero dovuto operare ma mi hanno detto che gli interventi erano tutti annullati". "Un mese prima - dice la cugina Natalia - le era stato messo uno stent biliare, che però doveva essere sostituito entro un mese o poco più. Altrimenti avrebbe avuto conseguenze importanti. E poi è arrivata anche il referto della biopsia: tumore maligno alla testa del pancreas. Ci siamo immediatamente mobilitati e siamo riusciti a far arrivare Anna qui e ci siamo subito rivolti al professor Pisanu".

"Al Policlinico Duilio Casula Anna viene subito accolta e visitata - spiega Pisanu - Il 22 marzo l'abbiamo operata di duodeno-cefalo-pancreasectomia. L'intervento è consistito nell'asportare la testa del pancreas, il duodeno e ricostruire quindi la via biliare e il drenaggio pancreatico. Un intervento molto lungo, durato 7-8 ore e composto da una parte esplorativa, una parte demolitiva e una parte ricostruttiva. È uno dei più grossi della chirurgia addominale. Ora attendiamo altri esami ma dal punto di vista chirurgico è andato tutto bene".

Soddisfazione per l'intervento e la solidarietà verso la profuga sono stati espressi dalla dg dell'Aou, Chiara Seazzu, e il direttore sanitario Ferdinando Coghe.

(Unioneonline/D)

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