Dopo le polemiche per la proposta "Giardino degli Angeli" della presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari, Stefania Loi, eletta nelle fila di Fratelli D'Italia, arriva la precisazione della prima firmataria.

"La mozione - spiega Loi - nasce dalla mia esperienza personale, dall'aver conosciuto, nell'arco di diversi anni, tante donne che hanno subito la perdita del loro bambino, entro le 20 settimane. Ho visto il dolore nei loro occhi. Così ho deciso di dare una mano d'aiuto concreta, perché intendo in questo modo fare la politica".

"La mozione, sottoscritta da tanti colleghi consiglieri, prevede uno spazio al Cimitero cagliaritano dedicato ai 'bambini non nati' - prosegue l'esponente di FdI - un luogo nel quale le donne, le coppie, le famiglie, possano raccogliersi in preghiera o semplicemente trovare un po' di conforto e serenità".

Alla fine la nota dell'ideatrice entra nel nocciolo della polemica: "La disposizione sull'obbligatorietà del seppellimento dei 'bambini non nati' contenuta nella mozione, era un refuso. Non era questa l'idea mia, né quella dei colleghi consiglieri, tanto che è stata interamente stralciata. Ciò, tuttavia, non deve compromettere l'intento che si prefigge il 'Giardino degli angeli' - chiude Loi - come atto di civiltà già adottato da numerose città italiane".

La stessa struttura, con identica denominazione, è presente in numerosi cimiteri italiani tra cui il Lauretano a Roma, il Sant'Anna a Trieste, Cavezzo in Provincia di Modena, Cittadella a Pordenone, Desenzano a Brescia, Faenza a Ravenna e in Provincia di Vicenza a Mason, Sandrigo e Brendola, mentre con la denominazione di "Area sepoltura dei bimbi non nati" la proposta è stata realizzata al Cimitero Trespiano di Firenze, e in città come Busto Arsizio, Novara e Varese.

L.P.
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