I lavori dovevano servire per rendere navigabile il canale di Terramaini. La melma invece resta, perché l’aggiudicazione dell’appalto da 6,6 milioni di euro per dragaggio e sistemazione delle sponde è stata revocata. 

A decidere l’azzeramento è il Comune di Cagliari, che a luglio dell’anno scorso aveva affidato l’intervento alla Co.Ge.Pa. Srl, che aveva presentato un ribasso del 25,634%,  per un importo  pari a 3.647.435,29  euro (più Iva). Ma la procedura si è incagliata.

I fondi sono del Pnrr e l’opera interessava il corso d’acqua dallo sbocco del rio Saliu, al confine con Monserrato, fino alla foce nella zona di Su Siccu, davanti al Capannone Nervi, per una lunghezza di circa 7,5 chilometri. L’obiettivo del progetto era realizzare «un intervento di dragaggio del canale, volto a migliorarne le caratteristiche ambientali e a garantirne la navigabilità, seppure con natanti di limitato pescaggio». 

Una bella idea. Naufragata. Dopo l‘aggiudicazione, si legge nei documenti del Comune «si è proceduto alla formale consegna in via d’urgenza del servizio di progettazione definitiva dell’intervento, da redigersi nei tempi contrattuali, ovvero 60 giorni naturali e consecutivi decorrenti dal ricevimento della medesima nota di consegna». Ma a gennaio il numero uno del gruppo di progettisti che avrebbe dovuto collaborare con l’impresa ha fatto sapere che avrebbe rinunciato  «all’espletamento dei servizi di ingegneria facenti parte dell'appalto integrato in oggetto in quanto nonostante i numerosi solleciti all’uopo inoltrati all’impresa aggiudicataria quest’ultima non aveva proceduto a formalizzare il loro incarico». 

Il Comune ha cercato il dialogo con la ditta. Che ha provato a dare rassicurazioni e ottenuto una breve proroga. Ma nel frattempo non è successo nulla. Così il Municipio, nonostante le argomentazioni della società, ha deciso di annullare l’aggiudicazione. I lavori dovrebbero andare all’impresa seconda classificata. Che,m se accetterà, dovrà volare: i tempi del Pnrr stringono, pena perdita dei finanziamenti. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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