Cagliari, vandalizzato il murale di Manu Invisible dedicato alla lotta all’Aids
La Lila: “Profondamente amareggiati, ma non cediamo all’odio”. L’artista si è impegnato a restaurarlo quanto prima
Vandali in azione a Cagliari. Uno dei murales realizzati durante la recente campagna "A little help from our friends" della sezione locale della Lila, la Lega italiana lotta all’Aids, opera dell’artista Manu Invisible, è stato infatti ricoperto e “oscurato” con vernice nera.
"Oltre all'incapacità di comprendere un simile gesto, va fatta un'analisi di quanto accaduto", ha commentato Brunella Mocci, presidente di Lila Cagliari, secondo cui "risulta difficile comprendere il significato di un gesto che va contro l'opera, va contro l'idea e l'obiettivo che ci eravamo prefissati come associazione LILA, e va contro lo stesso artista".
"Crediamo profondamente nel valore sociale che scaturisce da queste forme di collaborazione socio/artistica - continua Mocci - nel messaggio trasversale che può raggiungere tante persone amanti della street art, tanti giovanissimi, ma non soltanto, e siamo profondamente amareggiati da quanto accaduto. Manu Invisible ha voluto restaurarlo entro poche ore dall'episodio, condividendo con noi il principio che all'odio o al disprezzo si reagisce, non abbassando la guardia, ma riproponendo ciò in cui si crede".
“Oggi più che mai – si legge in una nota dell’associazione – ci si trova a dover difendere le proprie idee e principi, ma noi di Lila vogliamo farlo con la consueta pacatezza. Quell'opera rappresentava un prezioso messaggio contro la discriminazione sulle persone con HIV, legato al concetto U=U che indica che le persone in terapia non possono contagiare nessuno, e ha un valore sociale doppio: quello di combattere lo stigma e quello di informare tutta la popolazione che non vi sono rischi nell'avere contatti anche intimi con persone che seguono regolarmente la terapia”.
“Cancellare quella scritta – conclude la Lila - può essere il frutto di una scarsa informazione sul tema, o anche una semplice bravata, come accade spesso. Sono tantissime le persone che hanno espresso la loro solidarietà rispetto all'accaduto, e questo ci ripaga del brutto episodio, ancora più negativo in quanto ai danni di un'associazione come la nostra che si batte per fare prevenzione e informazione e di un'artista che ha forti legami con il sociale e con il territorio”.
(Unioneonline/l.f.)