Saranno in piazza lunedì 19 maggio, dalle ore 11, davanti all’ospedale San Giovanni di Dio. Pazienti, attivisti e cittadini si ritroveranno per un sit-in organizzato da Lila Cagliari contro la gestione del trasferimento del centro HIV, che da settimane costringe chi è in cura a spostarsi tra due presidi ospedalieri, separati da otto chilometri, per visite e ritiro dei farmaci.

La protesta punta a ottenere l’erogazione della terapia direttamente nell’ambulatorio del San Giovanni di Dio, dove il centro è stato trasferito dal Policlinico Duilio Casula «senza preavviso né comunicazione ai pazienti», spiega Brunella Mocci dell’associazione.

Lo spostamento, avvenuto nel giro di 48 ore alcune settimane fa, ha creato disorientamento e difficoltà logistiche per centinaia di persone, che oggi si vedono costrette a fare la spola tra due ospedali per completare un iter terapeutico fondamentale. Lila riferisce di aver ricevuto 178 segnalazioni via e-mail da utenti seguiti dal centro, molti dei quali denunciano ritardi, confusione e l’impossibilità di conciliare le nuove modalità con i tempi di lavoro.

Alla mobilitazione hanno aderito anche il Tribunale per i diritti del malato, l’associazione Arc e Cittadinanzattiva, mentre una petizione online ha superato le 400 firme in meno di cinque giorni.

Intanto la questione è già all’attenzione del commissario straordinario dell’Aou, Vincenzo Serra, insediatosi appena due settimane fa

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