«Un bel regalo di Natale per le scuole di Cagliari e di tutta la Sardegna». 

È il commento – ironico – di Giulia Andreozzi, consigliera comunale di Possibile, alla delibera della Regione con l’elenco delle scuole soppresse o accorpate nel capoluogo e nel resto dell’Isola. 

«È stato un brutto risveglio quello di stamattina per le scuole di tutta l’Isola: su di loro si è abbattuta la mannaia della delibera della Regione sul dimensionamento scolastico», spiega Andreozzi su Facebook. Aggiungendo: «Autonomie che spariscono significa dirigenti scolastici e uffici di segreteria che vengono cancellati con un tratto di penna e i pochi che restano che si ritrovano a dover gestire realtà con migliaia di alunni provenienti da contesti territoriali e ambientali diversissimi tra loro».

«Come consigliera comunale di Cagliari – aggiunge l’esponente di Possibile – mi concentro, ovviamente, su quello che accadrà nel prossimo anno scolastico alle scuole cittadine. La proposta del comune di Cagliari era stata semplicemente quella di accorpare la scuola secondaria di primo grado Alfieri-Conservatorio alla Direzione Didattica Lilliu, che si sarebbe trasformata in Istituto comprensivo. Vediamo invece quale è stata la scelta, scellerata, della Regione», aggiunge Andreozzi, sintetizzando le modifiche in uno schema:

  • Scuola Secondaria di primo grado Alfieri-Conservatorio: soppressa e accorpata all’Istituto comprensivo Satta-Spano-De Amicis, per un totale di quasi 1200 alunni.
  • Istituto comprensivo Colombo: soppresso e accorpato all'Istituto comprensivo Tuveri-Randaccio Don Milani, per un totale di oltre 1300 alunni.
  • Direzione didattica Lilliu e Istituto Comprensivo Stoccolma vengono soppressi e accorpati in un unico Istituto comprensivo di nuova istituzione, che avrà un totale di oltre 1300 alunni.

«Scompaiono quindi istituti storici della nostra città – conclude la consigliera – e vengono cancellate realtà che funzionavano perfettamente, per creare dei mega istituti che avranno enormi difficoltà a portare avanti i progetti, a utilizzare le risorse disponibili, a personalizzare e adattare l’attività didattica al contesto di riferimento e così via: tutte cose che si sono già viste negli anni scorsi con le precedenti tornate di dimensionamento e che pensavamo di aver scampato per quest’anno. Per non parlare dei posti di lavoro che verranno persi. Non c’è che dire, un bel regalo di Natale per le scuole della città e di tutta l’Isola».

(Unioneonline/l.f.)

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