La foto di quella piadina prosciutto cotto, formaggio e muffa finita nel piatto di una bambina della scuola primaria Satta circola da diversi giorni nelle chat di WhatsApp dei genitori. Ed è arrivata, immediatamente, anche sul tavolo dell'assessora all'Istruzione Giulia Andreozzi. «È un fatto inaccettabile, bisogna controllare piatto per piatto per evitare situazioni di questo tipo».

Il paradosso è che la piadina riportava sulla confezione la scadenza di febbraio 2025. «Per lunedì è stata già fissata una riunione straordinaria con la società che gestisce il servizio mensa e il dec», il direttore di esecuzione del contratto.

ll cibo servito nelle mense della scuola dell'infanzia e primaria della città è di nuovo al centro delle polemiche: pasta olio e parmigiano stracotta, risotto alla zafferano o alla zucca colloso, hamburger da cui spunta ogni tanto un piccolo ossicino. I bambini si lamentano e i genitori protestano. Perché il pranzo a scuola mette tutti in disaccordo.

Stavolta a far saltare sulla sedia le famiglie è una piadina preconfezionata servita mercoledì scorso a una bimba del Satta. Una premessa è subito doverosa: appena accorti della muffa, dall'istituto scolastico (da sempre una scuola pro attiva verso la salute dei bambini) è partita subito la segnalazione al Comune. Sotto accusa la società che gestisce il servizio mensa.

(Ma. Mad.)

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