Un'occasione di riscatto per 24 persone sottoposte a provvedimenti penali detentivi, incluse nella lavanderia industriale della Casa Circondariale di Uta o dell'Istituto Penale per i Minorenni di Quartucciu e successivamente accolte dalle imprese del territorio. Nasce "Lav(or)ando 100% Inclusione Sociale", marchio etico solidale registrato al Mise che porta alla costituzione di una rete di imprese, enti economici e non, che condividono i principi dell'economia civile sanciti dalla Carta di Firenze.

L'iniziativa, presentata stamattina alla sede dell'Assessorato del lavoro a Cagliari, è realizzata dalla Elan Società Cooperativa Sociale, sostenuta dalla Fondazione con il Sud e permette di favorire il reinserimento dei detenuti nella società. Ha la durata di un anno, con indicativamente i primi cinque mesi di tirocinio e il resto come tirocinio all'esterno o assunzione a tempo determinato nella lavanderia della Casa Circondariale per chi non può uscire.

Gli obiettivi. Con il marchio "Lav(or)ando 100% Inclusione Sociale" si identificano attività, imprese, persone ed enti che collaborano a incentivare il superamento dell'esclusione sociale dei detenuti, aumentare il livello di sicurezza sociale, promuovere attività lavorative all'interno delle strutture detentive, accrescere la sensibilità verso il tema dell'inclusione, favorire una rete fra istituzioni, privati e terzo settore, ridurre la spesa pubblica data dai costi per ciascun detenuto e promuovere le azioni della comunità locale con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'agenda 2030.

«Sono certa che questo marchio avrà un futuro radioso, perché avrà la possibilità di rendere sostenibile una società che vede insieme a noi, come compagni di viaggio, persone meno fortunate», il saluto di Ada Lai, Assessora Regionale al Lavoro. «Questa struttura serve ad accompagnare all’esterno persone che hanno sbagliato: produce meno recidive, il cui 1% in meno vale 50 milioni di risparmio per lo Stato sui costi di reclusione, cultura dell’accoglienza, housing sociale e persone rigenerate», ha aggiunto il responsabile del progetto Carlo Tedde. Al marchio hanno già aderito sei imprese differenti, che hanno manifestato interesse nell'accogliere i partecipanti una volta finito il tirocinio interno.

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