Aule sporche, piene di polvere e scivolose, oltre che prive dei più basilari arredi (didattici e non), serrande rotte, mancanza di spazi adeguati per svolgere attività motoria, un cortile esterno pieno di rifiuti e un campo di calcetto inutilizzabileResidui di cantiere dentro e fuori dall’istituto.

La scuola Italo Stagno di via Is Mirrionis a Cagliari è nel più completo degrado: lì vengono ospitati i 180 piccoli studenti dell’istituto di via Stoccolma, inagibile per lavori in corso.

Lo denunciano 47 docenti della scuola primaria di via Stoccolma, che dopo il secondo giorno di insegnamento nel plesso di Is Mirrionis, in un comunicato al vetriolo chiedono un immediato intervento degli organi competenti.

C’è bisogno, spiegano di una «pulizia profonda con igienizzazione e sanificazione dell’intera struttura», assieme «all’eliminazione di tutti i residui del cantiere e delle scritte scurrili e oscene sui muri perimetrali».

Gli insegnanti fanno l’elenco del materiale, didattico e non, che manca: «10 lavagne bianche, 10 lavagne interattive multimediali o Smart Board, una macchina fotocopiatrice, sedie per docenti costrette a lavorare in piedi per tutta la durata delle lezioni e per gli alunni che siano proporzionate alla loro età, cattedre con cassetti, scaffali, armadi e casellari», persino i «cestini portarifiuti».

Tra le richieste anche l’attivazione di una linea Internet, la riparazione di serrande rotte e 5 radio-stereo portatili per i docenti di inglese, musica e motoria. Mancano anche assistenti che dirigano e vigilino i bambini quando devono salire e scendere dallo scuolabus.

Il cortile esterno, continuano i docenti, va bonificato e messo in sicurezza, attualmente ospita un cumulo di vecchi arredi. 

«Ci si domanda – è l’affondo dei 47 firmatari – come ancora il Garante Regionale per l’infanzia non sia intervenuta ad evidenziare all’Ente Locale tale increscioso contesto a tutela dei bambini. Tutto ciò premesso, si richiede un intervento immediato degli organi competenti, onde evitare il protrarsi di tale grave situazione di degrado di una “scuola jolly” adibita a garantire l’istruzione e l’obbligo scolastico dei più piccoli, al fine di assicurare la tutela e l’incolumità dei medesimi ed il rispetto delle norme sulla sicurezza negli ambienti lavorativi e didattici. Nel contempo i docenti declinano ogni responsabilità per qualunque danno cagionato ai minori a causa degli spazi non igienizzati e sanificati, coperti di polvere e scivolosi, con ancora evidenti residui dei cantieri (all'interno di tutto l'edificio, aule comprese) o delle alte temperature, considerato che a tutt'oggi non esistono spazi esterni idonei in cui svolgere le pause ricreative e le attività didattiche».

(Unioneonline/L)

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