“Ho perso un figlio": piange al telefono Gianni Onorato, titolare della Motomar. Sergio Manuella, 45 anni,  lavorava per lui: aveva appena smontato dal suo turno a Marina Piccola quando, intorno alle 14, è stato colto da un malore fatale mentre era alla guida della sua auto in viale Poetto. Era in viaggio verso casa, nel rione della Fonsarda. 

Manuella ha fatto in tempo ad accostare e chiedere aiuto. In suo soccorso sono intervenuti un sottufficiale infermiere e un graduato del 151° reggimento della  Brigata "Sassari" e un carabiniere, liberi dal servizio. 

 I militari dell’Esercito si sono subito accorti delle condizioni disperate di quell’uomo agonizzante e hanno effettuato immediatamente le manovre di primo soccorso, alternandosi nel praticare un massaggio cardiaco ininterrotto sino all'arrivo dell'ambulanza. 

Tutto inutile, purtroppo. I medici del 118 hanno provato a rianimarlo, ma alla fine sono stati costretti a stendere un lenzuolo bianco sul suo corpo privo di vita. 

Infarto fulminante, è la prima diagnosi. Un malore improvviso che ha stroncato un quarantacinquenne che si era sottoposto alle visite aziendali lo scorso marzo: nemmeno un valore fuori posto. 

"Sergio girava in bici per tutto il porto”, racconta Onorato, “era sempre in movimento. Gestiva il sistema degli ormeggi e la contabilità: era uno molto preciso.  Quello che è successo non ha spiegazione”.

Il cordoglio è tale che Onorato potrebbe decidere di rompere un tabù: “Non amo le orazioni funebri. Questa volta il legame che avevo era troppo forte: penso che la farò”. 

Una storia familiare costellata di disavventure, quella della vittima di questa mattina. I genitori, entrambi medici, sono morti alcuni anni fa a distanza di pochi mesi l’uno dall’altra. Lo zio, Gianfranco Manuella, è scomparso nel 1981: un giallo ancora senza soluzione, per una vicenda che aveva sconvolto Cagliari.  

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