Cagliari, in migliaia da tutta l’Isola per dire “no” alla speculazione energetica: «La moratoria non serve, la nostra terra non si tocca»
Il corteo da piazzale dei Centomila e fino al Consiglio regionale: «Fermare la devastazione»Sono arrivati in migliaia da tutta la Sardegna. Contro "la speculazione delle rinnovabili", contro una "transizione energetica che di ecologico non ha nulla".
Duemila persone per la Questura, almeno il doppio per i Comitati. Ma cambia poco: in un venerdì feriale tanti sardi si sono ritrovati alle 10 nel piazzale dei Centomila e da lì il corteo verso il Consiglio regionale.
Il perimetro della protesta non cambia: «Le aree idonee non esistono, non daremo la nostra terra alle multinazionali del vento e del sole».
Nelle strade di Cagliari sfilano i comitati ma anche i cittadini, gruppi di persone «arrivati da soli, conta anche questo per difendere la Sardegna». Dal Consiglio regionale non scende nessuno.
«Vergogna, vergogna, vergogna», è il coro rivolto alla politica. E ce n'è per tutti. «Per la Giunta Solinas che non ha fatto nulla e per la Todde che non sta facendo nulla».
Lo ripetono tutti durante le due ore di corteo: «La moratoria non serve».
Sotto il Consiglio regionale si firma per la Pratobello 24. La fila è lunga. Come la battaglia «per fermare la devastazione».