All’interno del cortile, il vociare festoso dei bambini della scuola dell’infanzia di via Serbariu, a Cagliari. Dall’altra parte della recinzione, a pochi metri, in un angolo dello sterrato che dà su via Cinquini, quattro persone si iniettano la loro dose di eroina.

Anche stamattina, nonostante le segnalazioni e l’allarme lanciato dalle mamme che portano i loro bambini nella scuola, la situazione sotto il Colle di San Michele era allarmante: cinque tossicodipendenti in azione, eroina e siringa in mano, e a pochissimi metri i bimbi dell’infanzia nel cortile. 

Purtroppo quanto accade nello sterrato ribattezzato, da decenni, “del buco” sembra oramai diventato l’ordinario. Così nel terreno, proprio accanto all’edificio scolastico, c’è un tappeto di siringhe e aghi, con le varie postazioni utilizzate da uomini, donne e spesso giovani. 

Qualche giorno fa, sulle pagine de L’Unione Sarda, alcune mamme dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia di via Serbariu avevano fatto sentire la loro voce: "Si bucano a tutte le ore del giorno, e lungo tutto il perimetro della scuola c’è sempre il solito tappeto di siringhe. A volte le stesse siringhe vengono poggiate sul muro di cinta, basta un colpo di vento per farle scivolare giù nel cortile dove giocano i bambini. Se non fosse per il prezioso lavoro di docenti, dirigenti e collaboratori scolastici, che ogni fanno un giro per verificare che il cortile sia “pulito”, il rischio che i nostri figli entrino in contatto con qualche ago sporco di sangue sarebbe altissimo”.

Il terreno è di proprietà di Area e il Comune di Cagliari ha le mani legate. Servirebbe una pulizia e maggiori controlli, come avvenuto molti anni fa con un presidio fisso delle forze dell’ordine.

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